Alia Malek, americana di origini siriane, è stata un avvocato per i diritti civili. Ora è una giornalista pluripremiata. Arriva in libreria l’autobiografico “Il Paese che era la nostra casa”, un libro che racconta a chi non sa – e sono moltissimi – che cos’è davvero la Siria e quali sono stati i passaggi fondamentali della sua storia nazionale più recente

Alia Malek, americana di origini siriane, è stata un avvocato per i diritti civili. Ora è una giornalista pluripremiata. Ha pubblicato The home that was our country – A memoir of Syria, A Country Called Amreeka, Patriot Acts – Narratives of Post-9/11 Injustice e EUROPA – An Illustrated Introduction to Europe for Migrants and Refugees. Ha un rapporto particolare con l’Italia, paese dove ha studiato e vissuto per diverso tempo, e ha un’ottima conoscenza della nostra lingua.

Alia Malek

Enrico Damiani Editore porta ora nelle librerie Il Paese che era la nostra casa – Racconto della Siria: nel 2011, poco dopo l’inizio della primavera araba, Alia Malek torna nel paese d’origine dei suoi genitori, che l’avevano lasciato prima che lei nascesse per trasferirsi in America e sfuggire così al regime di Assad. Nonostante le rivolte e la repressione, si respira ancora un clima di speranza, l’illusione di un cambiamento, tanto che Alia decide di restaurare la casa della nonna e restituirla al suo antico splendore.

Il libro è un tuffo nel passato, reso necessario non solo dalle emozioni personali, ma dal desiderio di raccontare a chi non sa – e sono moltissimi – che cos’è davvero la Siria e quali sono stati i passaggi fondamentali della sua storia nazionale più recente. Il punto di partenza è la storia della sua famiglia, che si snoda sullo sfondo dei grandi eventi che hanno segnato il paese nel corso degli ultimi cent’anni.

 

 

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