Un libro in cui il rocker di Zocca, tornato in tour negli stadi, si mette completamente a nudo…

“Ognuno ricorda le cose alla sua maniera, ognuno un po’ se la racconta. Le biografie sono tutte false. Io sono stato franco. Con questo libro di dichiarazioni forse si capirà di più la mia versione. La versione di Vasco“. Il rocker di Zocca ha raccontato così il suo libro uscito per Chiarelettere e ora riproposto in edicola da Il Fatto Quotidiano con la prefazione di Marco Travaglio, scritta per l’occasione.
“Tutto sommato sono la dimostrazione vivente che si può vivere anche senza fare troppi compromessi… con se stessi…”, racconta Vasco Rossi, tornato protagonista sul palco con un nuovo tour negli stadi italiani.
Ne La versione di Vasco il cantante si mette completamente a nudo, come ad esempio in questo passaggio: “Mi attaccano molto… ma io sono un combattente contro  l’ipocrisia e contro l’arroganza, non le sopporto. Quindi,  è ovvio, gli arroganti e gli ipocriti mi combattono. Poi mi combattono anche quelli che vogliono vedere in Vasco Rossi un personaggio che non è il vero Vasco, ma i ragazzi che ascoltano le mie canzoni sanno bene chi è Vasco, non è quello che questi detrattori raccontano. Loro descrivono un personaggio che è negativo e dicono che è sbagliato e dannoso, ma quello non sono io, loro cercano solo un capro espiatorio, è molto comodo dare a qualcuno la colpa di tutto, si crede che basti eliminare quello per risolvere il problema…”.
Dal canto suo, nella prefazione il co-fondatore del Fatto sottolinea che “in ogni pagina si avvertono il sudore e la fatica, le lacrime e il sangue, mai vissuti come fardelli, ma sempre come valori profondi“.

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