Uno dei sogni più comuni dei lettori e delle lettrici è partecipare a un gruppo di lettura, ma non è sempre facile finire il libro prima dell’incontro. E allora come fare? Ecco una serie di suggerimenti…

Uno dei sogni più comuni dei lettori e delle lettrici è partecipare a un gruppo di lettura: trovarsi una sera al mese a discutere di libri, bere un bicchiere di vino e suggerirsi nuove letture. Sembrerebbe perfetto, se non fosse per una piccola ansia che si insinua proprio quando sta per avvicinarsi il giorno dell’incontro: “e se non avessi finito il libro?”

L’immagine del volume lasciato a prendere polvere sul comodino per un mese intero diventa un monito mentale che potrebbe far desistere anche i più ottimisti. Ma in un articolo apparso su Bustle vengono elencati alcuni suggerimenti per partecipare attivamente a discussioni letterarie, senza aver necessariamente letto il libro di cui si sta parlando.

Come?

Prima di tutto, si può sempre parlare del perché non si è terminata una lettura. È stato difficile entrare in empatia con la voce narrante? Il ritmo della narrazione era troppo lento? Il personaggio principale era così fastidioso da non riuscire a sopportarlo? Sì, perché ci possono essere motivazioni valide e interessanti anche quando un lettore abbandona un libro: ecco, questo può essere un buon inizio per una conversazione…

Ma non è detto che si debba necessariamente prendere parola: lasciar parlare chi ha davvero letto il libro oltre a essere la soluzione più ovvia, è anche un’ottima occasione per conoscere il testo e per capire se, effettivamente, vale la pena cimentarsi nella lettura.

Un’altra strategia potrebbe essere leggere, insieme agli altri partecipanti, recensioni di giornalisti e blogger che si sono espressi a riguardo. A volte una critica può suscitare curiosità e alimentare il dibattito più del libro stesso.

Oppure si può ricorrere alla classica via di fuga: dirottare la conversazione. Se si prende parte a un book club, tendenzialmente, si conoscono molti libri, alcuni già letti e altri ancora da leggere. Condividere i propri gusti, le letture amate e quelle in programma, in certi casi può rappresentare un efficace spunto per avviare un dialogo. Non bisogna per forza focalizzarsi su un solo titolo, la funzione dei gruppi è anche – e soprattutto – spaziare e affidarsi ai consigli di altri lettori.

E se nessuno di questi suggerimenti dovesse funzionare, c’è ancora un’ultima possibilità. Perché non guardare insieme l’adattamento cinematografico? Certo, non sarà come averlo letto, ma sarà un ottimo modo per trascorrere la serata e, sicuramente, per accertarsi che tutti sappiano di cosa si sta parlando.

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