Koji Suzuki – Nord – 349 pagine – ISBN:8842913316

Capita spesso di rimanere delusi dal sequel di un romanzo di successo. Spiral invece si sottrae a questa consuetudine, regalando dosi generose di brividi ed emozioni. Il secondo libro della serie “Ring” mantiene fede alle aspettative e scioglie molti degli interrogativi rimasti in sospeso in relazione alla misteriosa natura del virus e alla sorte del giornalista Asakawa. L’enigma della videocassetta che uccide si complica ulteriormente in seguito all’esito imprevisto di un’autopsia. È il medico Mitsuo Ando a scoprire le prime sconvolgenti anomalie sui corpi delle vittime di Ring e a lanciarsi nell’affannosa ricerca di spiegazioni plausibili; un compito arduo perché costringerà Mitsuo, uomo pratico e razionale, ad abbandonare il solido terreno del sapere scientifico per addentrarsi nell’infido regno della magia nera e dello spiritismo. Mentre Ring si presentava come un’infernale corsa contro il tempo – sette erano i giorni a disposizione dei protagonisti per scovare un efficace esorcismo – Spiral si snoda in un arco temporale più ampio e delinea con maggior precisione i temi scientifici già trattati nel primo episodio. Pur senza rinunciare a motivi tipicamente horror (dalla casa infestata alla possessione diabolica), Suzuki ha optato questa volta per una narrazione di forte impianto scientifico con frequenti richiami alla struttura del DNA, alla dinamica dei processi evolutivi e alle caratteristiche dei virus. Il ritmo della storia si mantiene comunque alto ed è scandito dalle progressive e sinistre scoperte all’istituto di medicina legale. L’autore giapponese è abilissimo nel comunicare al lettore una sensazione di minaccia e di pericolo imminente, fondendo con maestria elementi eterogenei in un quadro organico e coerente. Un romanzo inquietante e tenebroso, che profetizza un’apocalittica catastrofe destinata a cambiare per sempre il volto dell’umanità. Un horror formidabile in bilico fra scienza e soprannaturale.

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