Da Mozart a Puškin, passando per Marilyn Monroe e Bruce Lee, senza dimenticare Kurt Cobain (nella foto) e altri casi celebri: nel mondo dell’arte, della letteratura, della musica e dello spettacolo le morti misteriose certo non mancano. Ora arriva in libreria un thriller psicologico che ne racconta una molto particolare…

Le fronde degli alberi sono così fitte da coprire il chiarore della luna, rendendo la strada più buia della notte. Chucks sta rientrando a casa quando, all’improvviso, qualcosa sbuca dal bosco. È troppo tardi per frenare, l’impatto è inevitabile. Chucks scende dall’auto: sull’asfalto giace un uomo gravemente ferito, che mormora un’unica, enigmatica parola prima di morire. Terrorizzato, Chucks risale in macchina e scappa, ma poco dopo, in preda ai sensi di colpa, torna sul luogo dell’incidente. Il cadavere è svanito nel nulla…

Nel thriller psicologico La strada delle ombre (Nord), Mikel Santiago il tema della morte misteriosa viene affrontato con un risultato inquietante. Le morti misteriose non mancano nella storia del mondo dello spettacolo e della cultura (e non solo, naturalmente). Qui di seguito abbiamo raccolto 7 casi di artisti e personaggi pubblici morti, suicidi o in seguito a un incidente, in circostanze misteriose…

1) Wolfgang Amadeus Mozart

Genio indiscusso e compositore estremamente versatile, Mozart è un bambino prodigio che realizza la sua prima opera a sei anni. La sua morte, avvenuta nel 1791, sembra essere legata al suo ultimo capolavoro, Requiem. Si dice infatti che gli fosse stata commissionata da un uomo che si era presentato alla sua porta col volto nascosto da una maschera e col corpo avvolto in un lungo mantello. Mozart, già malato, non riuscirà a portarla a termine. Ma di che malattia soffriva Mozart? Alcune voci parlano di un possibile avvelenamento. Forse proprio da parte di quell’uomo misterioso? O di Salieri? In realtà, la leggenda che vuole il compositore Salieri come artefice della rovina del rivale è stata diffusa da Aleksandr Puškin, che ne ha fatto il centro del suo dramma Mozart e Salieri.

2) Aleksandr Sergeevič Puškin

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Aleksandr Puškin è considerato il padre del russo letterario contemporaneo. Come i suoi personaggi, Aleksandr vive di passioni intense ed estreme, e anche le circostanze della sua morte sono singolari. Una lettera anonima gli rivela che Natalia, sua moglie, l’ha tradito col cognato George d’Anthès. Così provocato, Aleksandr insulta il padre adottivo di George, e quest’ultimo lo sfida a duello. Il poeta è già sopravvissuto a molti duelli, ma, forse per una distrazione, forse perché la sua pistola non funziona, viene colpito dall’avversario e spira due giorni dopo. Sul letto di morte, offre il suo completo perdono a George. Fino a dove si spinga questo perdono e cosa sia accaduto precisamente durante il duello non è certo: ma qualcuno è convinto che la pistola del poeta sia stata manomessa…

3) Marilyn Monroe

Il 6 agosto 1962, sulla prima pagina del New York Mirror campeggia un titolo che fa scalpore: Marilyn Monroe si è uccisa. Torniamo indietro di un giorno, al 5 agosto: nella sua villa di Brentwood, a Los Angeles, Marilyn, non si sa se intenzionalmente o per fatalità, assume una dose di farmaci più alta del normale. Ma molte cose non tornano, i racconti dei testimoni e i resoconti ufficiali non coincidono e, l’uno dopo l’altro, emergono nuovi elementi discordanti. D’altronde, l’attrice non faceva certo mistero delle sue relazioni con personaggi di spicco del governo statunitense, tra cui i fratelli Kennedy: si è parlato d’intrigo politico, di ritorsione sentimentale, o persino di un colpo della mafia. Con le sue contraddizioni e le sue incoerenze, la morte della diva rimane uno dei misteri più fitti (e coinvolgenti) della storia del Novecento.

4) Bruce Lee

Il 20 luglio 1973 ci lascia una delle più grandi star dei film d’azione e un grande maestro delle arti marziali. Bruce Lee, al secolo Lee Jun Fan, è una celebrità sia in Cina sia in America. Ma poi inizia a insegnare certe tecniche di arti marziali agli occidentali, e per alcuni questo sacrilegio è intollerabile. S’inimica anche la mafia cinese, rifiutandosi di pagarle quanto «dovuto». E, secondo alcuni, c’è un’antica maledizione che aleggia sulla sua famiglia (e che, secondo questa versione, avrebbe colpito anche il figlio Brandon). La sua morte, ufficialmente causata dall’assunzione di un farmaco, potrebbe essere dovuta a un misterioso veleno orientale che non lascia nessuna traccia, o ancora all’effetto di un colpo mortale segreto, che uccide l’avversario molti giorni dopo essere stato sferrato. E, se davvero esiste la maledizione dei Lee, ne ha fatto le spese anche il figlio Brandon.

5) Brandon Lee

Brandon Lee

Bruce Lee muore quando Brandon ha solo otto anni, ma ciò non gli impedisce di raccoglierne l’eredità e di studiare recitazione e arti marziali. Allo stesso tempo, non vuole restare nell’ombra del celebre genitore: dopo i primi film d’azione, è impaziente di misurarsi in ruoli più rilevanti e complessi. Il corvo doveva essere il film della consacrazione: la storia del ragazzo che torna dall’aldilà per vendicare la fidanzata. Una scena prevede che uno dei cattivi spari al personaggio di Brandon. Ma la pistola è accidentalmente carica, e la pallottola colpisce davvero il giovane attore. Che sia un altro colpo della mafia cinese, ancora non paga dell’omicidio (presunto) del padre Bruce, che si tratti dell’antica maledizione di famiglia, o che sia stato un semplice, tragico errore umano, Brandon muore nel 1993 a 28 anni.

6) Kurt Cobain

Kurt Cobain

L’8 aprile 1994, il frontman dei Nirvana viene trovato morto nella sua casa di Seattle, entrando a far parte a pieno titolo del famigerato «Club 27», il gruppo di rock star (tra cui Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison) morte all’età di 27 anni. Tutto sembra suggerire che si sia trattato di un suicidio, dal fucile trovato accanto al cadavere allo straziante biglietto d’addio indirizzato alla moglie, Courtney Love, e alla figlia, Frances Bean. Ma alcuni parlano di omicidio: il cantante avrebbe assunto troppa eroina per essere in grado di spararsi da solo, dunque il suicidio sarebbe solo una messa in scena. L’investigatore privato assunto da Courtney ne è convinto, e da anni indaga per portare alla luce quello che, secondo lui, è un omicidio pianificato nei dettagli…

7) Lady Diana

L’incidente che risulta fatale per Diana Spencer e Dodi Al-Fayed avviene il 31 agosto 1997 nella galleria dell’Alma, un trafficato sottopasso parigino. L’autista era ubriaco e guidava a una velocità molto superiore al limite per sfuggire ai paparazzi: secondo le fonti ufficiali, lo schianto sarebbe stato causato unicamente da questi due fattori. Ma da subito si levano molte voci dissonanti: è stato tutto ordito dall’MI6, i servizi segreti inglesi; invece no, è stata la famiglia reale, che non ha mai visto di buon occhio la principessa e voleva liberarsi della sua scomoda presenza. L’inchiesta che viene aperta non è sufficiente a dissipare i dubbi che avvolgono la morte di una donna diventata leggenda; nel corso degli anni, oltre a molti volumi di studi e memorie, sono stati realizzati diversi film che tentano di decifrare le vere cause della sua morte, tra cui l’acclamato The Queen del 2006.

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