Il programma di Rai3 “Viaggio nell’Italia del Giro” fotografa con uno sguardo letterario e mai noioso una provincia italiana poco raccontata dai grandi media, citando grandi della letteratura come Giorgio Manganelli e Italo Svevo

Anche se la magia del Giro d’Italia non vi hai mai conquistato, e i nomi di Vincenzo Nibali o degli altri big del ciclismo contemporaneo non vi dicono nulla, non perdete la terza edizione di un piccolo, sorprendente programma tv: Viaggio nell’Italia del Giro, ideato e condotto con passione e leggerezza da Edoardo Camurri.

Ogni sera, alle 20, fino al 28 maggio, su Rai3 (o in replica su Rai Storia, RaiScuola e RaiSport1, e anche online), i protagonisti dell’on the road di Camurri non sono i campioni del ciclismo di ieri e di oggi, ma scrittori, artisti, artigiani, donne e uomini comuni. Spiega il conduttore: “Noi camminiamo e cantiamo le storie, incontriamo i personaggi, apriamo, come fosse realtà, i pezzi del racconto d’Italia e tutto questo lo facciamo perché esiste l’epica del ciclismo”.

Camurri, che su Rai5 recentemente ha raccontato I grandi della letteratura italiana, ha tra i suoi riferimenti Ugo Zatterin, autore nel 1963 di un mitico programma Rai, ancora studiato all’università: Viaggio nell’Italia che cambia. Dalla Calabria al Piemonte, dalla Toscana al Trentino, passando per il Friuli, attraverso piccole storie e tanti aneddoti, il programma fotografa con uno sguardo letterario e mai noioso una provincia italiana poco scandagliata dai grandi media.

Tra gli autori citati finora, grandi della letteratura come Giorgio Manganelli e Italo Svevo, solo per citarne due. Ma c’è spazio anche per figure emergenti, come il bravo poeta trevigiano Francesco Targhetta, cantore della precarietà.

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