Esce per la prima volta in Italia per Iperborea “Storie di Amsterdam”, un grande classico della letteratura olandese

Esce per la prima volta in Italia per Iperborea Storie di Amsterdam, un grande classico della letteratura olandese, firmato da Jan Hendrik Frederik Grönloh (in arte Nescio).

Protagonisti sono un gruppo di giovani bohémien: Japi “lo scroccone”, Koekebakker il giornalista, il pittore Bavink e il poeta Eduard. Japi ha ben chiaro quel che vuole dalla vita: non lavorare, evitare di cadere nella rete dei doveri sociali e non fare altro che sedersi a guardare il mare. Ma ama troppo i piaceri mondani per non tuffarcisi quando sono gli altri a pagare il conto, e la presa di coscienza del suo fallimento sarà un peso insostenibile. Come lui, Koekebakker e Bavink inseguono i propri sogni e vagheggiano di rovesciare la società, ma è proprio il successo a irretirli nella maglia del sistema: Koekebakker, diventato un famoso giornalista, finisce per perdere ogni idealismo, e Bavink, artista affermato, capisce di essere uguale ai ricchi borghesi da lui detestati e il senso di sconfitta lo porta alla pazzia. Anche l’amore è un demone che conduce alla distruzione per chi ricerca l’assoluto, nell’arte e nella vita. Il giovane impiegato Eduard desidera diventare un grande poeta e vivere una travolgente passione, ma proprio quando il sogno si avvera rendendolo un rispettato intellettuale con famiglia si lascia sedurre dalla sorella della moglie, e soccombendo a una perenne infelicità sprofonda nella follia. Sullo sfondo di un affascinante ritratto dell’Amsterdam di inizio secolo, i paladini dei sogni e degli ideali si scontrano con la capacità del sistema di fagocitare le spinte alla ribellione, dimostrando che l’individuo non può averla vinta contro il mondo.

L’autore, Nescio (in latino “io non so”), era un uomo d’affari di professione. L’intera sua opera riflette il sofferto conflitto tra carriera e ideali, opera che solo nei suoi ultimi anni di vita viene scoperta e apprezzata, regalandogli dopo la morte una fama senza tempo, soprattutto per Piccoli titani, il suo libro più conosciuto.

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