Si può avvicinare la filosofia alla narrativa? Nascono i romanzi ibridi di Mimesis Edizioni, che indagano le esperienze di vita vissuta dei grandi filosofi della Storia e la possibile influenza di queste sul loro pensiero. Tra i protagonisti della nuova collana, Freud, Bergson, Turing e Descartes…

Le esperienze di vita vissuta di FreudBergsonTuringDescartes hanno in qualche modo gettato le basi del pensiero dei grandi filosofi e pensatori? È quello che cerca di scoprire la nuova collana Vite Riflesse di Mimesis Edizioni, nata da un progetto editoriale dell’Università di Firenze e dall’idea di Roberta Lanfredini, che segue l’intreccio vita-pensiero dei teoreti della storia.

Vite riflesse Mimesis logo

L’intento principale della collana è quello di guardare non solo alla filosofia, ma all’unione di quest’ultima con la letteratura. La narrativa diventa così uno strumento efficace non solo per la divulgazione, ma supera la forma classica del saggio per ricercare le emozioni dei filosofi.

In libreria si possono già trovare le prime uscite: Autoritratto in un interno viennese. Sigmund Freud si racconta di Sergio VitaleL’enigma di Turing. Genesi e apologia di un genio di Gesualdo Alba Rosa e Solo. Il falso inedito di Descartes di Daniele Ramadan.

autoritratto in un interno viennese sergio vitale

Qui i filosofi si trasformano in veri e propri eroi – o anti eroi – letterari, inseriti in un contesto di romanzi ibridi in cui il leitmotiv segue la domanda: è possibile incarnare la vita dei grandi pensatori o questa rimane oscurata totalmente dalla teoria dei saggi?

Il prossimo romanzo filosofico in uscita, scritto da Letizia Cipriani, è Il ritmo vitale. Henri Bergson, biologo del tempo, che indaga la vita del filosofo francese Henri Bergson, Premio Nobel per la letteratura nel 1927. A seguire nomi come Feyerabend, Platone e Heidegger.

Bergson Letizia Cipriani

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