In libreria “Welcome Home”, memoir di Lucia Berlin (1936-2004), la “donna che scriveva racconti, protagonista di una riscoperta negli ultimi anni. Un volume che il figlio Jeff ha arricchito con numerose fotografie della sua raccolta privata e con le lettere scritte in quegli anni dalla madre a familiari e amici

Lucia Berlin, acclamata autrice americana di racconti, oggetto di riscoperta negli ultimi anni, e di cui Bollati Boringhieri ha già  pubblicato La donna che scriveva racconti Sera in paradiso, ha sempre nascosto pezzetti della sua storia personale nelle storie che scriveva, alla sera, seduta al tavolo della cucina con un bicchiere di bourbon accanto al quaderno.

Welcome Home Lucia Berlin

“Welcome Home” Lucia Berlin – Mark and Lucia, Albuquerque, New Mexico, 1958 (© 2018 Literary Estate of Lucia Berlin LP)

La sua è stata una vita inimitabile, che l’ha portata dall’Alaska al Texas, dal Kentucky al Cile, dal Messico a New York. Sposata tre volte, ha cresciuto i suoi quattro figli muovendosi in lungo e in largo per tutta l’America e a ogni spostamento Lucia Berlin è andata cercando la sua casa.

Welcome Home (in libreria per Bollati Boringhieri, traduzione di Manuela Faimali) è un album di famiglia, dove ogni luogo in cui ha vissuto porta con sé una storia, spesso proprio quella storia che è poi riapparsa in uno dei suoi inconfondibili racconti.

Lucia Berlin Welcome home

Lucia Berlin “Welcome home” – Lucia, Jeff and Mark, Acapulco, 1961. Photo Buddy Berlin (© 2018 Literary Estate of Lucia Berlin LP)

ll memoir, che incomincia nell’anno del concepimento di Lucia, il 1936, si conclude, incompiuto, nel 1965. Ed è proprio questa incompiutezza – che il figlio Jeff ha arricchito con numerose fotografie della sua raccolta privata e con le lettere scritte in quegli anni da Lucia a familiari e amici – a rendere ancora più prezioso ciò che Lucia ci racconta ripescando dalla memoria scene e momenti privati.

Nella sua voce unica, la vita diventa finzione, ma quando si tratta della vita di una donna libera e inafferrabile come Lucia Berlin, è la stessa finzione che si rivela essere un’avvincente realtà.

Lucia Berlin Welcome home

Lucia Berlin, “Welcome home” – Oakland, California, 1975. Photo Jeff Berlin (© 2018 Literary Estate of Lucia Berlin LP)

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