Citazione da "Vitória Velluno e la stanza delle emozioni" di Alessandra Tabaro

«Il suo sguardo si posò sull'Emozionario che aveva lasciato sulla scrivania al ritorno da scuola. Forse era il momento giusto per iniziare a dargli forma. «Paura», lesse in un sussurro, «emozione primaria, comune a uomini e animali… può essere provocata da un pericolo reale, anticipato o immaginato…» Era senz'altro quella l'emozione che l'aveva fatta scattare sul letto prima dell'alba. Non ci voleva un insegnante per capirlo né un manuale di istruzioni, ma in quel momento Vic era certa che la sua paura non somigliasse a quella di nessun altro. Forse era a questo che servivano i fogli bianchi dell'Emozionario, le pagine ancora da scrivere che seguivano le definizioni: bisognava attribuire alle proprie emozioni un volto che fosse unico, senza darsi pena del giudizio degli altri.»

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