Citazione da "I sogni di mio padre. La mia storia raccontata ai ragazzi" di Barack Obama

««Cinque anni dopo la visita di mio padre, la situazione si era fatta complicata. All'apparenza le cose non mi andavano poi così male. Facevo quello che fanno i ragazzi americani. Accettai un lavoro part time in un fast food. Ci furono alcune pagelle mediocri e qualche convocazione dal preside. Avevo l'acne, imparai a guidare e pensavo parecchio alle ragazze. Mi feci il mio giro di amici a scuola ed ebbi una goffa frequentazione occasionale. Qualche volta rimanevo perplesso di come lo status dei miei compagni di classe poteva variare. La popolarità di alcuni cresceva, mentre quella di altri precipitava, soltanto in funzione del loro aspetto fisico o della marca delle loro automobili. Io osservavo in disparte, sollevato dal fatto che la mia posizione migliorasse costantemente.» Nel frattempo affrontavo però un conflitto interiore. Stavo cercando di crescere come un uomo nero in America, e nessuno attorno a me pareva sapere esattamente che cosa ciò volesse dire. »

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