Citazione da "Romanzo senza umani" di Di Paolo Paolo
«Parli poco, te ne stai in disparte, o sulle tue. Ma io guardavo le cose e parlavo direttamente con loro. Loro rispondevano stando zitte come me, era una preghiera, da silenzio a silenzio. Foglia che tremi, mare che ondeggi, lancetta che giri, porta che sbatti. Mi veniva più facile che parlare con gli umani, con i grandi – mai davvero leali, mai trasparenti: più che le loro parole trovavo sinceri i loro sbadigli, gli starnuti, i rutti, il russare nel sonno, le scorregge, i rumori intestinali.»

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