Citazione da "L’ultima primavera di Kronenberg" di Marco Lazzarin

«Sono cresciuto credendo che per ogni persona ci fosse una singola storia, come se ogni vita equivalesse a un romanzo che iniziava con la nascita dell'inevitabile protagonista e finiva con la sua morte. Fu Lionel Kronenberg – e furono i suoi libri – a farmi capire che sbagliavo. Mi insegnò che ogni persona, di storie, ne racchiude una moltitudine: quelle di cui sei protagonista, e quelle in cui sei un personaggio secondario; quelle attraverso cui controlli la realtà, e quelle che ti controllano; quelle che raccontano il tangibile, e quelle che raccontano il possibile; quelle pubbliche e quelle private, reali e inventate, dei vivi e dei morti – coesistono tutte dentro di noi in ogni momento, e ognuna è capace di sovrastare tutte le altre quando meno te l'aspetti.»

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