Citazione da "Donne di porcellana" di

«Anne ribolliva di rabbia. Il mondo non parlava d'altro che di progresso, eppure in quella fabbrica le donne erano considerate una proprietà del padrone. Ciascuna di loro aveva vissuto una «disavventura», subito «un'umiliazione»; o incontrato un caporeparto che aveva fatto «i suoi porci comodi». «Non dobbiamo più accettare questa barbarie!» gridò d'un tratto. «Ci hanno tolto la nostra dignità. Ebbene, è venuto il momento di riprendercela!» »

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