Sinossi
Gino Strada, chirurgo di guerra e fondatore di Emergency, l'associazione umanitaria italiana per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo, racconta in questo libro la storia del viaggio in Afghanistan iniziato il 9 settembre 2001, due giorni prima dell'attentato terroristico di New York. L'autore firma questo diario di viaggio che è al tempo stesso una testimonianza della guerra che ha portato alla disfatta dei talebani, la conquista della capitale da parte dell'Alleanza del nord e la "liberazione" di Kabul.
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- Pagine: 0
- Data di uscita: 24-01-2013
Recensioni
La guerra non è un gioco, come provocatoriamente fa pensare il titolo di questo romanzo, "buskashì", violento e tragico gioco tradizionale afghano. La guerra vera non è contendersi una carcassa di capra, ma centinaia, migliaia di cadaveri umani, prigionieri politici, bambini mutilati dalle mine anti Leggi tutto
Un libro da leggere assolutamente per capire cosa è la guerra, soprattutto per chi la vive e la subisce. Con questo libro è possibile farsi un'idea di ciò che provoca ma anche di tutto quello che non fa notizia e che non arriva a noi ma purtroppo c'è. Che cosa vuol dire guerra?Quante volte, in questi Leggi tutto
“L’educazione civica dovrebbe essere tra i fini primari della scuola: in fondo, leggere e scrivere correttamente, e far di conto, non sono cose più importanti che imparare ad essere cittadini informati, responsabili, rispettosi delle istituzioni, delle leggi e soprattutto dei diritti altrui. L’educa Leggi tutto
In questo libro Gino Strada analizza e parla della guerra in Afghanistan scoppiata dopo l’11 settembre 2001. “Gafur non sta più perdendo sangue. Ha già ricevuto abbondanti trasfusioni. Ma non migliora. E’ il primo paziente che viene operato, dopo la riapertura dell’ospedale. Una pinza emostatica, poi Leggi tutto
"Perché non si tratterà più di essere musulmani, ebrei, cristiani, ne di essere di destra, di centro o di sinistra, per farsi un'opinione sulla guerra. Bastera ricordare quelle storie, e mettere Anna al posto di Jamila e Mario invece di Waseem. Ciascuno di noi ha il suo Mario e la sua Anna, comunque s Leggi tutto
Ennesima, utilissima, conferma dell'orrore della guerra. Ogni pagina del libro, oltre a descrivere delle condizioni di vita che neppure possiamo immaginare, grida a chiunque le legga: "Apri gli occhi!", "Ragiona con la tua testa!", "Cerca di informarti!".
Occhi tersi e rivolti al cielo, sognando un giorno di pace dalla violenza dilaniante del "buskashì". "Orgogliosi della guerra, nostalgici della prima linea, non li sfiora neppure il dubbio che la guerra sia la più grande vergogna della specie umana, una specie talmente poco sviluppata da non riuscire Leggi tutto
Letto dopo Pappagalli Verdi. È un racconto dei primi anni di guerra da un punto di osservazione unico. Il termine buskashì indica lo sport nazionale afgano. Una testimonianza vista dal punto di vista delle vittime e non dei carnefici. Ha lo stesso stile del primo libro: crudo, intenso, ma assolutame Leggi tutto
Gino Strada - Buskashì Riassumo questo libro con una parte della lettera che Gino Strada ha scritto alla figlia: Ho visto le vittime. Vere, reali, ho ancora negli occhi le loro facce di esseri umani sofferenti. Non credere una parola, quando diranno che hanno "sconfitto il terrorismo". Sono bugie, enor Leggi tutto
Citazioni
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