

Sinossi
Bisogna aver toccato l'abisso per saperlo raccontare. Per descrivere il vuoto avvolgente di una ferita che diventa uno stigma o l'angosciante cantilena che rimbomba in una casa di cui si è da sempre l'unico inquilino. Per restituire con la sola forza della voce certi angoli della metropoli, dove la suburra si fa rifugio e l'esclusione sollievo; per dire il loro improvviso, tragico trasformarsi da giardino delle delizie in inferno musicale. Olivia Laing rompe le pareti dell'ordinario e edifica all'interno della New York reale una seconda città, fatta di buio e silenzio: un'onirica capitale della solitudine, cresciuta nelle zone d'ombra lasciate dalle mille luci della Grande Mela e attraversata ogni giorno dalle storie di milioni di abitanti senza voce. Un luogo in cui coabitano le esperienze universali di isolamento e i traumi privati di personaggi come Andy Warhol, Edward Hopper e David Wojnarowicz; in cui ogni narrazione è allo stesso tempo evocazione e confessione. Quella tracciata da Olivia Laing è una visionaria mappa per immagini del labirinto dell'alienazione. Un flusso narrativo che investe le strade di New York e nel quale si mescolano la morte per Aids del cantante Klaus Nomi e l'infanzia dell'autrice, cresciuta da una madre omosessuale costretta a trasferirsi di continuo per sfuggire al pregiudizio; gli esperimenti sociali di Josh Harris che anticiparono Facebook e i silenzi dell'inserviente-artista Henry Darger che dipinse decine di quadri meravigliosi e inquietanti senza mai mostrarli a nessuno; l'inconsistente interconnessione umana dell'era digitale e l'arida gentrificazione di luoghi simbolici come Times Square.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 292
- Data di uscita: 10-05-2018
Recensioni
What does it feel like to be lonely? It feels like being hungry: like being hungry when everyone around you is readying for a feast. As a person who spends a fair amount of time by himself, I was drawn to the subject matter of this book. I would say that I'm very comfortable in my own company but th Leggi tutto
لا أعلم لماذا يعتقد الناس ان الجحيم هو مكان حار يحترق فيه كل شئ. هذا ليس جحيما. الجحيم هو أن تكون محاصرًا في عزلتك في كتلة من التلج. هذا ما مررت به.
“You can be lonely anywhere, but there is a particular flavor to the loneliness that comes from living in a city, surrounded by millions of people… mere physical proximity is not enough to dispel a sense of internal isolation… Cities can be lonely places, and in admitting this we see that loneliness Leggi tutto
إنه حديث العزلة حيث الأماكن غير المأهولة في روح الإنسان في سجنها الإنفرادي برغم حوم الجموع وإكتظاظ المدن.كتاب لا يمكنك أن لا تكمله إذا بدآت فيه ففي الأماكن المقفرة الخاوية أحياناً تصنع النفس معجزاتها وآمالها بعيداً عن الصخب واللجة ما كتبته " أوليفيا لاينغ وترجمه محمد الضبع ونشرته دار كلمات يستحق الإه Leggi tutto
3.5 stars I would give the last three pages of this book 20 stars if I could, for exploring the under-discussed topic of loneliness with such wisdom and compassion. In The Lonely City , Olivia Laing writes about her experience with loneliness after moving to New York City. She blends her time in New Y Leggi tutto
"La solitudine è collettiva; è una città. E non ci sono regole su come abitarci, e non bisogna provare vergogna, basta ricordarsi che la ricerca della felicità individuale non travalica e non ci esime dai nostri obblighi reciproci. Siamo tutti sulla stessa barca, e accumuliamo cicatrici in questo mo Leggi tutto
"لا أؤمن أن علاج الوحدة يتمثل في العثور على حبيب، ليس بالضرورة. أعتقد أنه يتعلق بأمرين: 1. تعلّم الطريقة التي يمكنك فيها أن تكون صديقاً لنفسك. 2. فهمك أن العديد من الأشياء التي تبدو وكأنها ابتلاءات تعرضنا نحن لها كأفراد، هي في الحقيقة نتيجة لقوى اجتماعية وسياسية أكبر منّا، تتعمد فرض الشعور بالعار وال Leggi tutto
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