Sinossi
Il gruppo era una specie di madre adottiva che accoglieva qualsiasi bastardo: tossici, gente di strada, ragazzini scappati di casa, matti, quelli veri.» E quando Francesca entra nel gruppo, sa bene che ne verrà plasmata. Ma non sa fino a che punto. È la metà degli incerti, liquidi anni Novanta e loro sono Massi il punk e Rame il nichilista, e poi Andrè, Alex, Pallina, la Lele, il Bergo e gli altri, giovani che vivono la città come uno scrigno di trasgressioni. Le notti buttate in uno squat di periferia e i giorni di scuola saltati, i pomeriggi che vanno in fumo nel parco e i treni presi senza biglietto per i rave fuori città... Poi, la prima boccetta di popper, la prima striscia di cocaina. Presto, troppo presto, il primo buco di eroina e la storia prende colori diversi, le amicizie si tendono e si sfilacciano e le avventure diventano più pericolose, tra la «fabbrica dello spaccio» dei Russi, le retate della polizia, la complicità al veleno dei pusher, il trauma dei tentativi di disintossicazione. I ragazzi cominciano a cadere come mosche, nella risata indifferente della notte. Ma Francesca tiene viva una scintilla, un piccolo nucleo di salvezza, un pensiero: uscirne si può. E chi ce la fa, ce la fa alla grande.
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- Pagine: 349
- Data di uscita: 10-01-2019
Recensioni
È più che altro un elenco di nomi e aggettivi alternati a inutili metafore. Moltissimi scenari descritti risultano improbabili e quasi tutto è descritto con superficialità. Peccato
https://www.sonosololibri.it/recensio... Ogni gruppo aveva una propria appartenenza, ma non eravamo famiglie chiuse. La contaminazione era inevitabile. Cerchi dentro altri cerchi, senza gerarchie, a formare una spirale. Un variopinto esercito di bellissimi vincenti – al contrario di come dovevamo app Leggi tutto
Ci sono Milano e Francesca. Da una parte una città feroce, complicata e complessa. Un luogo fatto di luoghi, di possibilità, di portali che si schiudono su ombre di periferia. Una Milano che non tutti vogliono guardare, che tanti preferiscono ignorare. Che molti, però, conoscono e frequentano. Dall’al Leggi tutto
🅡🅔🅒🅔🅝🅢🅘🅞🅝🅔 E si corre. Si corre per fuggire agli sbirri, gettando sguardi a chi resta indietro, a chi è cosi veloce da scomparire in un attimo. Si scappa da tutto: da controlli, dalle città, da se stessi. Siamo a Milano, Porta Romana, Cairoli, Missori, Parco Sempione, Stazione Centrale. Sdraiati, sfinit Leggi tutto
Ho apprezzato tantissimo questo libro. L’ho divorato. Non riuscivo a staccarmici. Ho anche avuto il piacere di chiacchierare con l’autrice mentre lo leggevo. Un racconto intimo che mette in risalto quanto può davvero essere profondo il tunnel della dipendenza.
Un romanzo di formazione, un resoconto avvincente, crudo e veritiero che racconta in prima persona l'avvicinamento in età adolescenziale dell'autrice all'eroina e al mondo parallelo a essa correlato. Con scorci di poesia e una parte finale e "risolutiva" veloce come un gorgo che trascina dentro.
Un romanzo che mi ha tagliata e sminuzzata. Da pulviscolo, mi sono depositata sul passato della protagonista con il desiderio di abbracciarla.
Terrificante contenuto. Se già ho i miei dubbi sul fatto che l’assistenza sanitaria e la previdenza sociale vadano concesse ai tossicodipendenti, questo racconto toglie ogni dubbio. Una ritardata vuole provare l’eroina, famiglia più che accomodante, assenza di disagio, solo idiozia sconfinata e amor Leggi tutto
Detesto i romanzi sulla droga. Ancora di più i romanzi-verità sulla droga. Eppure questo l’ho divorato. In “Come Mosche nel Miele” Francesca Tassini ha rivisto sé stessa come un personaggio in una storia. La scelta di selezionare gli episodi e di imporre un controllo narrativo su del materiale autobio Leggi tutto
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