

Sinossi
"Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?" A partire da questo pensiero già definitivo, scritto in una lettera all'amico Oskar Pollak da un Franz Kafka appena ventenne, Mauro Covacich insegue lo scrittore praghese in un corpo a corpo tra vita e letteratura. Kafka scrive in una lingua che non era la sua, ma il tedesco dell'impero austro-ungarico imparato a scuola: "ogni lingua è un mondo. Se scegli quella di un altro, ti aggirerai tutta la vita per un mondo non tuo. E anche quando ti capiterà di rispecchiarti nelle vetrine, ti accorgerai che quel tizio riflesso non sei tu". Questa estraneità rispetto alla vita, rispetto all'amore, rispetto al padre Hermann e alla famiglia, scolpisce la scrittura e l'immaginario con cui Kafka concepisce i suoi capolavori: La metamorfosi, Nella colonia penale, Il processo. Ma anche le pagine di diario in cui annota i sogni, i libri letti, le serate con gli amici e le visite ai bordelli; e proprio in un postribolo della Trieste teresiana, Franz potrebbe avere incontrato James Joyce. Il soggiorno triestino di Kafka rivive nell'indagine letteraria di Covacich, fino agli archivi delle Generali dove la grafia del praghese sembra seguire l'alienazione di un lavoro d'ufficio che non gli lasciava tempo per l'immaginazione. Con una prosa esatta - che unisce autobiografia e racconto - Mauro Covacich affronta il suo grande amore letterario, una lunga passione cresciuta fin dall'adolescenza. Covacich segue Kafka nel vento dell'est con la complicità con cui si guarda a un fratello, rincorre le inquietudini della mente di un genio che non avrebbe voluto essere letto, e che qui rivive "la certezza di non essere una chimera".
- ISBN: 8834617339
- Casa Editrice: La nave di Teseo
- Pagine: 144
- Data di uscita: 19-03-2024
Recensioni
Da quanto tempo non rileggete Kafka? Io da molti anni, troppi. Questa breve raccolta di riflessioni su Kafka, aneddoti, pensieri, interpretazioni, interrogativi e ricordi, vi darà il desiderio di tornare su quelle mitiche pagine. “Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò tra Leggi tutto
Vabbè, io ho una passione per Mauro Covacich da tempo immemore, e finisce anche che mi commuovo quando si domanda cosa potrebbero raccontare i muri di Trieste se potessero raccontarci di quei tre mesi in cui Kafka lavorava alle Generali in Piazza, Svevo passeggiava parlando in inglese con Joyce e Ri Leggi tutto
Libro molto interessante. Mi sono occupato di Kafka in maniera intensa per un esame in un periodo molto lontano della mia vita. Questo libro ha riportato alla mia mente molte delle cose che avevo letto e, in più, mi ha lasciato la voglia di riprendere in mano Kafka. Se questo era l'intento del suo a Leggi tutto
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