

Lettere a Camondo
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Tradotto da: Carlo Prosperi
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Sinossi
Conosciuti come «i Rothschild dell’Est», i Camondo, ebrei di origine italiana ma provenienti da Istanbul, abitavano a Parigi in rue de Monceau, a pochi portoni di distanza dagli Ephrussi, la famiglia di Edmund de Waal, indimenticabile protagonista di Un’eredità di avorio e ambra. Come gli Ephrussi, anche i Camondo erano esponenti dell’alta società della Belle Époque parigina che da stimati collezionisti e filantropi divennero bersagli dell'antisemitismo.
Grande amante della bellezza artistica, Moïse de Camondo volle creare la più grande collezione d’arte francese del Settecento con l’intento di lasciarla al figlio Nissim. Ma Nissim perderà la vita giovanissimo durante la Prima guerra mondiale, e Moïse destinerà alla sua stessa morte, nel 1935, sia la casa sia la collezione allo Stato francese. Da allora, il Musée Nissim de Camondo è rimasto Inalterato.
Nel 2018 Edmund de Waal, che all’attività di ceramista e scrittore accosta da anni quella di curatore di mostre e installazioni, viene invitato dal museo a lavorare sugli archivi della famiglia – primo artista contemporaneo a ricevere tale privilegio. De Waal sente subito una perfetta sintonia e affinità con la sensibilità di Moïse, e gli scrive cinquantotto lettere che offrono spunti di riflessioni personali sul valore della memoria e della famiglia, sulla malinconia, sulle nature morte, sul passare del tempo.
In queste sue lettere, de Waal ci consegna una meditazione su che cosa significhi ricostruire una storia familiare, su quali siano gli oggetti, quali i pezzi di un innumerevole archivio che scegliamo di volta in volta per lasciare memoria di noi.
Lettere a Camondo è dunque il libro di un artista interessato e sensibile alla materialità delle cose, ma anche di uno scrittore discreto, quasi defilato dalla narrazione, che lascia che a parlarci siano le persone che non ci sono più e i loro oggetti, riportati in vita nella forma più intima di scrittura, quella epistolare.
- ISBN: 8833936805
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 192
- Data di uscita: 04-11-2021
Recensioni
History is happening. It isn’t the past, it is a continuing unfolding of the moment. It unfolds in our hands. That is why objects carry so much, they belong in all the tenses, unresolved, unsettling, essais. Regardless of my limited interest in the decorative arts of the 18th century Letters to Camon Leggi tutto
"It is not that I don't like being clean, it is just that I'm drawn to dust. Dust comes from something. It shows something has happened, shows what has been disturbed or changed in the world. It marks time." 25% Huysmans, 75% Sebald. Read. See. Feel. Learn. Never forget.
4.5★“Dear friend,As I am mostly English I want to ask you about the weather in Constantinople and out in the Halatte Forest where you hunt with the Lyons-Halatte in blue livery at the weekends and at Saint-Jean-Cap-Ferrat and out at sea. Gusty.. . . In 1913, you planted acer, Chinese privet and deep Leggi tutto
I struggled between a four and a five, because this book is nowhere near as great as Hare with the Amber Eyes, but it doesn’t try to be. It is a companion piece - another journey into the decorative arts of yesterday and the complex family trees of Europe’s briefly shining Jewish dynasties. As befor Leggi tutto
Review to come.
Edmund de Waal is truly one of a kind. His style is beautiful, moving and original. I remember how much I loved “The Hare with Amber Eyes”, his book from 2010. “Letters to Camondo” is a loose sequel, diving even deeper into the complicated history of not only the author's ancestors but the whole van Leggi tutto
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