

Sinossi
L'Occidente ha due radici: il mondo greco e la tradizione giudaico-cristiana. Per quanto dischiudano orizzonti completamente diversi, entrambi descrivono un mondo dotato di ordine e stabilità. Ma noi viviamo nell'età della tecnica. È finito l'incanto del mondo tipico degli antichi. È finito anche il disincanto dei moderni, che ancora agivano secondo un orizzonte di senso e un fine. La tecnica non tende a uno scopo, non apre scenari di salvezza, non svela la verità: la tecnica funziona. L'etica, come forma dell'agire in vista di fini, celebra la sua impotenza. Il mondo è ora regolato dal fare come pura produzione di risultati. L'unica etica possibile, scrive Umberto Galimberti, è quella del viandante. A differenza del viaggiatore, il viandante non ha meta. Il suo percorso nomade, tutt'altro che un'anarchica erranza, si fa carico dell'assenza di uno scopo. Il viandante spinge avanti i suoi passi, ma non più con l'intenzione di trovare qualcosa, la casa, la patria, l'amore, la verità, la salvezza. Cammina per non perdere le figure del paesaggio. E così scopre il vuoto della legge e il sonno della politica, ancora incuranti dell'unica condizione comune all'umanità: come l'Ulisse dantesco, tutti gli uomini sono uomini di frontiera. Oggi l'uomo sa di non essere al centro. L'etica del viandante si oppone all'etica antropologica del dominio della Terra. Denuncia il nostro modello di civiltà e mette in evidenza che la sua diffusione in tutto il pianeta equivale alla fine della biosfera. L'umanesimo del dominio è un umanesimo senza futuro. Il viandante percorre invece la terra senza possederla, perché sa che la vita appartiene alla natura. Così ci guida Galimberti: "L'etica del viandante avvia a questi pensieri. Sono pensieri ancora tutti da pensare, ma il paesaggio da essi dispiegato è già la nostra instabile, provvisoria e incompiuta dimora".
- ISBN: 8807493640
- Casa Editrice: Feltrinelli
- Pagine: 480
- Data di uscita: 05-09-2023
Recensioni
Nel momento in cui la potenza della tecnica può sovvertire le leggi della natura e non sono più prevedibili le conseguenze dello sviluppo tecnico, non si può più prendere in considerazione la tecnica come se fosse un semplice strumento. La tecnica da mezzo si fa mondo e diventa ingovernabile, second Leggi tutto
Veramente complesso da recensire, piú che altro per la mole mastodontica di concetti, di filosofi citati, di ideologie, correnti filosofiche, eventi storici, critiche sociali, religione, chi piú ne ha piú ne metta. Davvero, dovessi metter giú una recensione mi servirebbero le due ore di italiano a sc Leggi tutto
Galimberti propone una lettura della realtà contemporanea in favore del lettore che desidera esplorarla non originale, ma la sua ampia dissertazione la connota con riflessioni acute a cui è difficile non dare il credito che meritano.
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