

Sinossi
La vita della giovane Marta è un viaggio impaziente tra i viali di Parigi, le piazze di Siena e i boschi delle Marche. È un viaggio tramato da amori assoluti e assolutamente sbagliati, cosparso di farmaci e rituali per tenere a bada l'ansia, nell'attesa testarda della felicità. Marta sa di aver estratto una buona carta alla ruota dei destini, tutto è stato preparato perché le cose vadano nel verso giusto per lei, ma lo stare bene è la superficie levigata e illusoria di un lago ghiacciato. Marta si muove verso il centro, dove la crosta è più sottile, il pericolo non si percepisce e a volte sprofondare è inevitabile. Ma lei non si rassegna, risale ostinata tra le onde dei sogni e delle sostanze, della storia familiare e della passione fatale per un uomo molto più grande di lei. "Grande era onirica" è un romanzo poco educato, un racconto di formazione coraggiosamente sincero e commovente, sostenuto da una scrittura virtuosa, lucida e sognante.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 180
- Data di uscita: 30-03-2017
Recensioni
Un gran bel libro. Una scrittura diaristica, satura e immersiva.
Le grandi ere oniriche della protagonista di questo romanzo corrispondono alle stratificazioni della sua vita interiore, un susseguirsi di dipendenze e farmaci per convivere con la depressione, di amori abrasivi (primo tra tutti quelli paterno) e formule apotropaiche per scongiurare il male, della p Leggi tutto
Un esordio di tutto rispetto quello di Marta Zura-Puntaroni. La vera protagonista del romanzo a mio parere non è Marta ma la sua scrittura. Una prosa ricercata, originale, molto personale. Ho amato molto questo snodarsi delle parole, a tratti faticoso, paranoico, a tratti lucido e tagliente. Il suo sc Leggi tutto
Linguaggio schietto e crudo di una Marta Zura-Puntaroni che si mette a nudo. Tutti hanno le proprie "Grandi Ere Oniriche" ma il libro non ti risucchia permettendo di confrontarle con quelle della protagonista.
Un libro che si mangia e ti mangia. La scrittura è pazzesca, folle, cruda, alienante. Bella la "storia", bella l'idea, bella lei. Inquietare chi è tranquillo, tranquillizzare chi è inquieto: bingo Marta.
Romanzo bellissimo, l'ho amato molto. Del resto non mi aspettavo niente di meno dalla sua autrice. A volte cruda, a volte dolcissima, ma sempre grande sincerità.
Dopo aver finito di leggere ho messo Spotify ed è partita il mare d’inverno. Ho pianto. Più che fare una recensione faccio un collegamento: il mare d’inverno è il posto della malinconia, immenso non luogo dove si pensa a ciò che c’era e non c’è, l’estate come il sabato del villaggio, ed ora che non Leggi tutto
Citazioni
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