

Sinossi
Il narratore senza nome che unisce le varie tappe di questo singolare percorso di formazione è un adolescente sensibile e malmostoso che legge Rimbaud, scrive stucchevoli poesie e s'ingegna per trovare la volontaria cui affidare la sua verginità. Il viaggio che in "Tutto" intraprende verso la "città tentacolare, la città infinita" di Murska Sobota, investito della missione di acquistare un congelatore orizzontale e armato di un'unica pillola anticoncezionale da offrire alla prescelta, ha il pathos del rito di iniziazione. Spesso l'assurdo e la violenza irrompono senza preavviso nel quotidiano. È il caso di "Stairway to Heaven", dove la pittoresca figura del fanfarone Spinelli nasconde una tenebra degna dell'ambientazione conradiana con cui il racconto si apre; o di "Commando americano", in cui i giochi di guerra infantili a Sarajevo mostrano l'inconfondibile marchio dell'odio senza età. Nel caso del narratore, partito dalla Bosnia appena prima dello scoppio della guerra, un'aura di fraudolenza impregna il rapporto con il mondo letterario di cui entra a far parte negli Stati Uniti. Complessa è la relazione che instaura con il poeta bosniaco Muhamed D., detto Dedo, in "Il direttore d'orchestra", o con il Premio Pulitzer Richard Macalister. A lui la "persona" di Hemon regala l'accesso allo scantinato dei propri segreti famigliari, e a lui dona pure l'esempio più esaltante di trasfigurazione narrativa in un finale che celebra il prodigio della grande scrittura.
- ISBN: 8806194259
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 184
- Data di uscita: 02-09-2014
Recensioni
New Yorker: How much of your work is autobiographical Mr. Hemon? AH: “Here’s how it works: Last night, on my way to give a reading, I hurt a ligament in my right hand while putting my shoe on. As I was driving this morning and talking on the phone with my sister in London, I lost my grip and sideswep Leggi tutto
2015 was definitely the year of Aleksandar Hemon. I got obsessed with everything he wrote. Reading four books of his (including his memoir, The Book of My Lives) I could see how he narrates same stories/themes in different forms, with plain and somewhat Nabokovian language, unexpected humor, and how Leggi tutto
Have been battling a cold all weekend and this collection was at hand. So much of Hemon’s work is but variations on a theme. This is much the same, semi autobiographical sketches, though aside from Sarajevo and Chicago, an exotic take of Zaire in the 1980s is included. I do find the Balkan details i Leggi tutto
O carte subțirică, dar cu impact! În această culegere de povestiri, Aleksandar Hemon împletește foarte frumos (și extrem de subtil) realitatea cu ficțiunea din dorința sa de a prezenta periplul prin viață al unui tânăr bosniac (el însuși), de la perioada socialistă de dinainte de război, când Saraje Leggi tutto
Aleksandar Hemon scrie minunat, dar stilul lui (care e, deja, o manieră) face ca tot ce a scris, cândva, să devină prototip - în acest caz, nu doar îndepărtat, ci și de neegalat. Povestea albinelor o știam (este și cea mai frumoasă, o rescrie în toate cărțile lui). Totuși, devine prea evident că scr Leggi tutto
Pe alocuri puțin cam vulgară pentru gustul meu, dar m-a prins pe parcurs. Cred că cel mai mult mi-au plăcut secvențele în care vorbește despre familia lui, sunt foarte duioase, în special povestea albinelor (cine a citit deja o să recunoască episodul). Oricum, spațiul fostei Iugoslavii mi se pare fa Leggi tutto
Citazioni
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