

Sinossi
"Oggi questo celebre resoconto di un semplice sottoufficiale alpino che si trova a combattere nel settore centrale del fronte russo, proprio quando l'esercito dell'Unione Sovietica sferra il suo potente attacco demolitore, acquista rilievo speciale. Man mano che i fatti narrati si allontanano nel tempo, il diario del sergente diventa più intenso e assume i caratteri dell'esperienza perenne. La testimonianza scritta, rispetto agli eventi storico-geografici da cui è scaturita, intrattiene lo stesso rapporto che potremmo supporre fra la moneta e il suo conio." (Dalla postfazione di Eraldo Affinati)
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- Pagine: 144
- Data di uscita: 10-02-2014
Recensioni
E' un libro di una potenza straordinaria, sul quale sono stati scritti ottimi commenti da chi mi ha preceduto. L'ho riletto a distanza di oltre quarant'anni e ho fatto bene: non solo per il valore della testimonianza, ma anche per la qualità letteraria dell'opera. E' un libro diretto, asciutto, scrit Leggi tutto
“Dove abbiamo camminato quella notte? Su una cometa o sull’oceano? Niente finiva più. Abbandonato sulla neve, a ridosso d’una scarpata al lato della pista, stava un portaordini del comando di compagnia. Si era lasciato andare sulla neve e ci guardava passare. Non ci disse nulla. Era desolato, e noi Leggi tutto
Nell’inverno del ’42, l’ottava Armata italiana accompagnava ungheresi e tedeschi sulle rive del fiume Don, nella Russia sudoccidentale. Un inverno di neve, di vento, di trincee e di avanzate: l’Armata Rossa, forte di casa e di truppe, pungeva i capisaldi e attentava ai confini, anche quello in cui e Leggi tutto
"Dai fidi tetti del villaggio i bravi alpini son partiti; mostran la forza ed il coraggio della lor salda gioventù. Sono dell’Alpe i bei cadetti, nella robusta giovinezza, dai loro baldi e forti petti spira un’indomita fierezza. Oh, valore alpin, difendi sempre la frontiera, e là sul confin tien sempre a Leggi tutto
E tanti e tanti altri dormono nei campi di grano e di paveri e tra le erbe fiorite della steppa assieme ai vecchi delle leggende di Gogol e di Gorky. E quei pochi che siamo rimasti dove siamo? Una prosa diretta, franca, a volte evocativa, è quella di Rigoni Stern, capace di far sentire il freddo dei Leggi tutto
Per fortuna nella ritirata dalla Russia c'era un soldato diventato poi, a detta di Primo Levi, uno dei più grandi scrittori italiani e che ci ha regalato questa importante testimonianza della Campagna di Russia. In particolare appunto della relativa ritirata a piedi, in pieno inverno, 40° sotto zero Leggi tutto
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