

Sinossi
È in corso da anni una guerra, combattuta tra le strade delle città, contro poveri, migranti, movimenti di protesta e marginalità sociali. Le sue armi sono decoro e sicurezza, categorie diventate centrali nella politica ma fatte della sostanza di cui son fatti i miti: Furio Jesi chiamava idee senza parole gli artifici retorici di questo tipo, con cui la cultura di destra vagheggia fantomatici «bei tempi andati» di una società armoniosa. Lo scopo è cancellare ogni riferimento di classe per delimitare un dentro e un fuori, in cui il conflitto non è tra sfruttati e sfruttatori ma tra noi e loro, gli esclusi, che nel neoliberismo competitivo da vittime diventano colpevoli: povero è chi non si è meritato la ricchezza. Il mendicante che chiede l'elemosina, il lavavetri ai semafori, il venditore ambulante, il rovistatore di cassonetti, dipinti come minacce al quieto vivere. I dati smentiscono ogni affermazione ma non importa, la percezione conta più dei fatti: facendo appello a emozioni forti, come la paura, o semplificazioni estreme, come il «non ci sono i soldi» per le politiche sociali, lo scopo delle campagne securitarie diventa suscitare misure repressive per instillare paure e senso di minaccia. A essere perseguita non è la sicurezza sociale, di welfare e diritti, ma quella che dietro la sacra retorica del decoro assicura solo la difesa del privilegio. Sotto la maschera del bello vi è il ghigno della messa a reddito: garantire profitti e rendite tramite gentrificazione, turistificazione, cementificazione, foodificazione. Wolf Bukowski ripercorre come l'adesione della sinistra a questi dogmi abbia spalancato le porte all'egemonia della destra. Una perlustrazione dell'«abisso in cui, nel nome del decoro e di una versione pervertita della sicurezza, ci sono fioriere che contano come, e forse più, delle vite umane».
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- Pagine: 160
- Data di uscita: 02-05-2019
Recensioni
Il "decoro" non è "né di destra né di sinistra", nel senso che le politiche del decoro sono portate avanti da amministrazioni di tutti gli schieramenti. Ma "né di destra né di sinistra" significa di destra. Con la scusa del "degrado" e del bisogno di sicurezza, il decoro è un'arma di repressione con Leggi tutto
Il libro parla della paura percepita dai cittadini e del conseguente senso di insicurezza, che diventano strumenti per fare campagna elettorale. Il tema della sicurezza, infatti, sta molto a cuore ai partiti di destra. Il libro parte dal principio, raccontando la teoria delle finestre rotte implement Leggi tutto
Un'analisi documentata e approfondita sulla deriva securitaria, da sempre a braccetto con la privatizzazione e la gentrification, che ha assunto negli ultimi anni la forma di una grottesca rincorsa a un generale "decoro urbano". Come se i veri problemi dell'Italia fossero le scritte sui muri, come s Leggi tutto
Non ho condiviso tutto e non ho apprezzato l'impostazione generale, ma ha messo ordine in alcuni concetti come "decoro, sicurezza, ordine" toccando anche temi come gentrificazione, turismo etc... Una lettura depressiva a rabbiosa. Prima o poi ci scriverò qualcosa di compiuto.
https://sweepsy.wordpress.com/2019/08...
una cassetta degli attrezzi assolutamente indispensabile per smontare la retorica securitaria delle nostre città provinciali, in cui certe politiche tossiche stanno operando da un po', ma gli anticorpi tardano ad arrivare.
Imperdibile racconto, ricco di citazioni e con acume sempre alto, dell'assalto portato dalle forze neoliberali alla espressione piena della vita pubblica, cauterizzata ed estetizzata dall'ideologia del decoro.
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