Sinossi
"La storia di una famiglia somiglia più a una cartina topografica che a un romanzo, e una biografia è la somma di tutte le ere geologiche che hai attraversato". Come si racconta una vita se non esplorandone i luoghi simbolici e geografici, ricostruendo una mappa di sé e del mondo vissuto? Tra la Basilicata e Brooklyn, da Roma a Londra, dall'infanzia al futuro, il nuovo libro dell'autrice di "Cleopatra va in prigione" è un'avventura che unisce vecchie e nuove migrazioni. Figlia di due genitori sordi che al senso di isolamento oppongono un rapporto passionale e iroso, emigrata in un paesino lucano da New York ancora bambina per farvi ritorno periodicamente, la protagonista della "Straniera" vive un'infanzia febbrile, fragile eppure capace, come una pianta ostinata, di generare radici ovunque. La bambina divenuta adulta non smette di disegnare ancora nuove rotte migratorie: per studio, per emancipazione, per irrimediabile amore. Per intenzione o per destino, perlustra la memoria e ne asseconda gli smottamenti e le oscurità. Non solo memoir, non solo romanzo, in questo libro dalla definizione mobile come un paesaggio e con un linguaggio così ampio da contenere la geografia e il tempo, Claudia Durastanti indaga il sentirsi sempre stranieri e ubiqui. "La straniera" è il racconto di un'educazione sentimentale contemporanea, disorientata da un passato magnetico e incontenibile, dalla cognizione della diversità fisica e di distinzioni sociali irriducibili, e dimostra che la storia di una famiglia, delle sue voci e delle sue traiettorie, è prima di tutto una storia del corpo e delle parole, in cui, a un certo punto, misurare la distanza da casa diventa impossibile.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 285
- Data di uscita: 14-02-2019
Recensioni
Sono in difficoltà a commentare un libro che non avrei letto (non è nelle mie corde, non mi aveva suscitato curiosità particolari, l’incipit mi sembrava acchiappone) se non fosse stato per alcuni (parecchi) commenti entusiastici letti anche qui, su GR. E così l’ho iniziato (con un triplo pregiudizio Leggi tutto
Basta guardare il TG, leggere un libro o vedere un film e siamo tutti stranieri, ma una cosa è sapere di essere straniero di qualcun altro, l'altra è viverlo, spostare il corpo (non solo la mente), attraversare l'oceano, imparare una nuova lingua, è in questo momento che "vivi" il film che avevi vis Leggi tutto
“Hey, stranger“ «Se non avessi trovato la storia della mia vita interessante in termini di forma, non credo che l’avrei raccontata. L’avrei camuffata nella fiction come ho sempre fatto. Mi sono divertita a scrivere questo libro (quasi sempre), perché ho provato euforia nel pensare a tutti i modi in c Leggi tutto
Shortlisted for the Tadeusz Bradecki Prize Genre, in the end, is just a game of possibilities and clues; it takes only a little misstep to slip out of a novel, to fall into an autobiography and resurface again as an essay, all in the short span of a sentence. (from the Afterword) Strangers I Know is E Leggi tutto
Le lettere di mia madre si sono ridotte a messaggi su WhatsApp fatti da acronimi: tvb - dal vivo domani mi dirai - luv - è una cosa astratta. Quando vuole dire che una cosa è bellissima, dice che è una cosa astratta. È una frase per cui la prendiamo sempre in giro io e mio fratello. "È una cosa astr Leggi tutto
Acho que encontrei um dos livros da minha vida.
Citazioni
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