

Vita mia. Giappone, 1943. Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia
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Sinossi
È il 1943, Dacia Maraini ha sette anni e vive in Giappone con i genitori e le sorelline Toni e Yuki. Suo padre, Fosco, insegna all'università di Kyoto, sua madre, Topazia Alliata, è felicemente integrata nel tessuto della città. Il sogno è la pace, si pensa che la guerra finirà presto. Tutto precipita, invece, quando Fosco e Topazia decidono di non giurare fedeltà al governo nazifascista della Repubblica di Salò. La coppia e le figlie vengono portate in un campo di concentramento destinato ai traditori della patria. Per la famiglia Maraini iniziano gli anni più difficili della loro esistenza: con pochi grammi di riso al giorno, tra fame, malattie, attesa, gelo e vessazioni, dovranno imparare a sopravvivere rinchiusi in un luogo ostile insieme ad altri prigionieri. Una delle voci più importanti della nostra narrativa torna in libreria con il suo libro più intimo, il racconto di un tempo terribile tenuto chiuso per decenni in un cassetto della memoria. In una cronaca vivida, dolorosa, commista a pagine di speranza, di incredulo stupore, attraverso gli occhi di una bambina ripercorriamo i lunghi mesi della prigionia di Dacia e dei Maraini nel campo giapponese. Per non dimenticare gli orrori del Novecento, e per celebrare il coraggio, la fedeltà alle idee, il rifiuto del razzismo di una famiglia che ha lasciato il segno nella Storia, e di chi come loro ha lottato per la libertà di tutti.
- ISBN: 881714097X
- Casa Editrice: Rizzoli
- Pagine: 224
- Data di uscita: 03-10-2023
Recensioni
“Forse la sola libertà che abbiamo è quella del sogno: sogniamo che i nostri amati morti siano nelle vicinanze, che si parlino fra di loro, che, sebbene trasformati in radici, foglie e fiori, abbiano la capacità di entrare nei nostri respiri e nei nostri sogni più belli”
Uno sguardo attento e pieno di riguardo verso le condizioni dell' umanità. Infatti a partire dalle condizioni personali vissute nel campo di concentramento in Giappone, si passa all'analisi dei fatti storici più importanti del Novecento. Un autrice molto abile, dalla penna soffice. Nelle sue parole Leggi tutto
Mi piace sempre Dacia Maraini la sua scrittura asciutta ma cosi potente e dritta al concetto ho aspettato questo racconto pur avendo già letto scritti sulla sua prigionia Consiglio per capire senza tanti giri di parole come si fa a soffrire e poi andare avanti
Niente da dire, un libro bellissimo. Non che avessi dubbi, comunque. Non avevo mai letto dei campi di concentramento in Giappone, leggere una tale testimonianza è stato forte, doloroso, ma bello e Interessante.
Il racconto intimo e delicato dell'infanzia dell'autrice in un campo di concentramento in Giappone. Una storia di cui sapevo pochissimo e che ha confermato, ancora una volta, come la follia nazista e fascista abbia superato ogni confine.
Leggere questo libro significa essere presi per mano dalla famiglia Maraini ed essere trasportati indietro, in tempo di guerra, dell'olocausto che conosciamo ma anche di un altro tipo di prigionia, quella dedicata ai traditori politici, i resistenti, che non si piegavano ad una dittatura che non gli Leggi tutto
Il racconto di un’atrocità immonda con parole dolci, sempre di riguardo e a sottolineare il positivo rispetto al negativo. Una storia inedita quella dei campi di concentramento per i traditori della patria ma altrettanto struggente soprattutto se vista dagli occhi di una bambina.
Comprato per caso in libreria. Conoscevo la scrittrice per l'unico libro che avevo letto, La lunga vita di Marianna Ucria. Mi ha attirato che fosse la sua autobiografia e non sapevo che avesse vissuto in un campo di concentramento giapponese. Il racconto è a tratti crudo e realistico e lo consiglio Leggi tutto
Ho divorato questo libro! Si alternano racconti di vita nel campo, riflessioni dell’autrice e spiegazioni della situazione politica nel mondo in quel periodo. Da leggere per non dimenticare, per riflettere.
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