

Quello che so di te
Tutti i formati dell'opera
Acquistalo
Sinossi
C’è una donna in questa storia che, di fronte alla figlia appena nata, ha una sola certezza: da ora non potrà mai più permettersi di impazzire. La follia nella sua famiglia non è solo un pensiero astratto ma ha un nome, e quel nome è Venera. Una bisnonna che ha sempre avuto un posto speciale nei suoi sogni. Ma chi era Venera? Qual è stato l’evento che l’ha portata a varcare la soglia del Mandalari, il manicomio di Messina, in un giorno di marzo? Per scoprirlo, è fondamentale interrogare la Mitologia Familiare, che però forse mente, forse sbaglia, trasfigura ogni episodio con dettagli inattendibili.
Questa non è solo una storia di donne, ma anche di uomini. Di padri che hanno spalle larghe e braccia lunghe, buone per lanciare granate in guerra. Di padri che possono spaventarsi, fuggire, perdersi.
Per raccontare le donne e gli uomini di questa famiglia, le loro cadute e il loro ostinato coraggio, non resta altro che accettare la sfida: non basta sognare il passato, bisogna andarselo a prendere. Ritornare a Messina, ritornare fra le mura dove Venera è stata internata e cercare un varco fra le memorie (o le bugie?) tramandate, fra l’invenzione e la realtà, fra i responsi della psichiatria e quelli dei racconti familiari.
Nadia Terranova ci consegna con queste pagine il suo romanzo più personale e più intenso, che ci interroga sul potere della memoria, individuale e collettiva, e sulla nostra capacità di attraversarla per immaginare chi siamo.
- ISBN: 8823535808
- Casa Editrice: Guanda
- Pagine: 256
- Data di uscita: 14-01-2025
Recensioni
Nadia Terranova torna in libreria per parlare, attraverso una storia personale, della storia del manicomio messinese, il Mandalari, negli anni venti del novecento. Venera è la bisnonna di Nadia, che la mitologia familiare ha provato a relegare nella dimenticanza. Le ricerche di Nadia sono volte a rip Leggi tutto
Non mi ha per niente convinto il nuovo libro di N. Terranova, di cui avevo particolarmente apprezzato "Addio fantasmi": l'autrice scava nella propria storia familiare, cercando (con grande affanno) di portare alla luce la storia della sua bisnonna, internata nel manicomio di Messina nel 1928. Purtro Leggi tutto
Non è il solito romanzo che parla di storie di famiglia, anche se l'autrice ci racconta il percorso fatto per ricostruire un evento che ha segnato la vita della sua bisnonna. Si parla di maternità, si fanno riflessioni sulla maternità oggi rispetto a cent'anni fa più o meno, maternità con tutte le i Leggi tutto
Nadia Terranova sa scrivere bene, in “Addio fantasmi” l’avevo apprezzata molto. Qui, ripromettendosi di conoscere a fondo l’antenata Venera e la sua pazzia, scava, scava, scava… e stanca.
Nel corso del romanzo, Nadia Terranova ripete spesso che, dopo la nascita di sua figlia, tutti le chiedevano della bambina, mentre lei voleva parlare solo del libro. Ironico, direi, considerato che a mio avviso la storia della bisnonna è stata solo il pretesto per la stesura del romanzo, perché in r Leggi tutto
Non mi sento di giudicare la storia raccontata in questo libro, che ho trovato molto personale, intima, e ho apprezzato il coraggio e la forza d’animo della scrittrice. Detto ciò, questo libro secondo me è un’occasione sprecata. L’autrice aveva per le mani del materiale che le avrebbe consentito di s Leggi tutto
Mi è dispiaciuto salutare Venera e anche Nadia Terranova. La sua scrittura è precisa, potente, con guizzi improvvisi e tagliente come una lama. Il suo ripercorrere la mitologia familiare mi ha avvinta e affascinata. Le sue riflessioni sulla maternità e sull'essere madre e scrittrice mi hanno fatta s Leggi tutto