Nannina
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Sinossi
Secondigliano. Stephanie ha dieci anni e ogni volta che torna a casa si lamenta con la madre perché i suoi cugini giocano all’aperto e lei no. Il motivo è semplice: loro possono perché sono maschi, lei invece è una femmina. Dopo la scuola, si mette a leggere sul balcone, il solo spazio esterno in cui le è concesso di stare. Stephanie studia e studia perché sa che le parole sono la sua unica difesa contro il mondo. Gliel’ha detto la nonna nei pomeriggi passati a casa sua, due piani sotto nello stesso caseggiato: «Per le femmine tutte le cose sono più difficili. Devi imparare a difenderti. Tu devi sempre tenere il coraggio di parlare, Stephanie». E se lo dice lei deve essere così. Del resto sua nonna è Nannina de Gennaro, detta Nannina la Cuntastroppole, la cantastorie. Per alcuni è solo una vecchia pazza; per altri è colei che, grazie ai suoi cunti, i racconti recitati nei cortili, ha dato un’identità e una dignità alle madri di famiglia sfiancate dalla miseria e dalla protervia degli uomini. Con le sue storie, Nannina ha donato un volto a chi non l’aveva, ha riscattato i più deboli, ha fatto ridere e piangere. Ma adesso spetta a Stephanie riprendere la sua voce, cercare nei cunti un riscatto, il proprio riscatto, quello di una ragazza che ha un sogno: studiare e scoprire la libertà. Stefania Spanò ci porta nel cuore di una realtà in cui tra i vicoli, i cortili e le piazze si può ancora udire l’eco delle tradizioni. L’eco di un passato che non è mai passato davvero. L’eco di una lingua che è musica. L’eco di gesti e movenze che fanno di ogni luogo un teatro a cielo aperto. Due protagoniste, due generazioni, due diverse Secondigliano che si incontrano e si scontrano. Un’unica cosa non cambia mai: l’importanza delle parole e delle storie. Oggi come allora.
- ISBN: 8811008425
- Casa Editrice: Garzanti
- Pagine: 224
- Data di uscita: 18-04-2023
Recensioni
In Nannina Stefania Spanò parla la “lingua della disgrazia”, difficile da comprendere se non l’hai mai assaggiata, lasciandoci con tutto il retrogusto in bocca dell’Italia aspra e vivida di cui racconta. Nannina è una storia di nonne e nipoti, di passato e presente e di generazioni a confronto: c’è u Leggi tutto
Quanto è bella la tradizione tramandata e quanto è bello e musicale il dialetto napoletano! Io l'inglese lo so male, ma il napoletano lo so e mi rendo conto che ormai se leggi e guardi la TV ti serve più quello che l'inglese per capire le cose che contano. Venendo al libro, Stefania Spanò racconta qu Leggi tutto
Nannina è un libro molto breve che racconta l’entrata nell’adolescenza di una ragazza (forse la scrittrice stessa) a Secondigliano, un quartiere malfamato di Napoli. Già dal luogo di ambientazione si intuisce che epilogo non sarà roseo, perché Secondigliano nacque negli anni ‘80 in seguito a un viol Leggi tutto
Non ho bisogno di arrivare all'ultima pagina per consigliarvi questo libro. È potente come pochi. Ha risvegliato in me emozioni che solo l'Accabadora e l'Arminuta erano riuscite a fare. Stephanie, alterego dell'autrice, racconta la storia della nonna, Nannina, a sua volta cuntastruppole, cantastorie. Leggi tutto
Devo ammettere che ho faticato a seguire tutta la prima parte: l'ho trovata confusionaria e ho fatto fatica a seguire la storia. Mi sono obbligata a proseguire nella lettura per testardaggine e sono contenta di averlo fatto, perché il romanzo trova una sua dimensione man mano che va avanti e gli ult Leggi tutto
Nannina e Stephanie, a Secondigliano. Nannina, cuntastroppole, e nonna di Stephanie, una bimba di dieci anni, con la passione per la lettura, che comprende il potere delle parole attraverso i cunti. A Stephanie la realtà di Secondigliano e la concezione che si ha sulla donna stanno stretta, ma attra Leggi tutto
Nannina è un cunto che ammalia, denuncia, divide e affratella. È voce di popolo. È voce di donna, che racconta alle donne e ai bambini, ma che parla agli uomini. È parola di consolazione e urlo di verità. È parola che passa, da femmina a femmina, da nonna a nipote, che si conserva e si trasforma senza Leggi tutto
Nonna Nannina è una cuntastroppole e i "cunti" legano insieme le parti di questo romanzo che intreccia, in modo semplice e coinvolgente, la Napoli di ieri, quella delle tradizioni radicate e della letteratura, è quella di oggi, delle periferie trascurate e violente. Stephanie, napoletana doc, cresce Leggi tutto
“Oltre che per la testimonianza storica, ho scelto questo mestiere anche perché un mestiere che non esiste piuttosto ci mostra chiaramente cosa abbiamo perso nel diventare ciò che siamo e ciò che ancora dentro di noi esiste, sebbene si fatichi a trovargli un nome.” Ecco quello che è l’intento di ques Leggi tutto
Difficilmente un libro riesce a commuovermi. E per commuovermi intendo proprio piangere per davvero. In 25 anni uno solo ci è riuscito, quando avevo 15 anni. Era uno di quei libri fantasy che andavano tanto di moda quando ero piccola, libri che leggevo per "evadere dalla realtà". Da cosa volessi fugg Leggi tutto
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