

Sinossi
Se la letteratura nasce quando qualcuno urla al lupo e il lupo non c'è, e la fisica comincia quando qualcuno capisce come accendere il fuoco strofinando le pietre, la matematica quando nasce? La matematica nasce perché gli esseri umani sono impazienti. Torneranno i lupi, saranno più di noi? Quanto ci vuole per accendere il fuoco con i sassi? Gli esseri umani hanno bisogno di segnare il tempo, un prima un dopo. E per segnare il tempo si sono inventati i numeri: allineare sassolini uno dietro l'altro, annodare un filo, stabilire una successione. È questa la storia avvincente e vertiginosa che ci racconta Chiara Valerio, attraverso le vite di sette matematici - sei veri e uno finto. Perché la matematica è una forma di immaginazione che educa all'invisibile, e allora ripercorrere le vite di chi ha così esercitato la fantasia ci permette di capire quella grammatica che descrive e costruisce il mondo ricordandoci costantemente che siamo umani. Per capire come János Bolyai, matematico, abbia risolto il problema delle parallele, bisogna tornare indietro di una vita, a Farkas Bolyai, suo padre, matematico. Senza Mauro Picone, giovane matematico, sull'altopiano della Bainsizza - lo stesso di Emilio Lussu - l'esercito italiano non avrebbe mai potuto fare la guerra. Se Alan Turing, il risolutore di Enigma, desiderava ardentemente essere una macchina, Norbert Wiener, il padre della cibernetica, non avrebbe mai e poi mai voluto essere un bambino prodigio: entrambi tuttavia progettavano automi.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 166
- Data di uscita: 06-09-2016
Recensioni
"... allora ha ragione Simone Weil a scrivere Il limite dell'amore è che non impedisce a un essere umano di morire . Ma lo aiuta a vivere, questo vorrei dire a Simone Weil
Interesting take on the life of both the author and the mathematician/physicist discovered through the reading. Maybe it's a bit hard to understand the subtle reference to name and theories if the reader is from outside STEM (in particular, math and physics).
Capivo poco, molto poco. Che cosa fosse un’infinità continua, o un anello, a che cosa servisse un gruppo e anche perché il cielo era azzurro. La geometria mi era piú chiara, la vedevo, la capivo, muovevo figure e concetti in uno spazio sempre perfettamente cartesiano, adoravo le coniche e le quadric Leggi tutto
Lo storico della matematica Umberto Bottazzini ha stroncato questo libro. Ma secondo me c'è stata un'incomprensione di fondo. Se lo si prende come testo di storia della matematica, o per meglio dire storia di alcuni matematici, in effetti non funziona per niente. Il punto è che il libro in realtà è Leggi tutto
Mai avrei pensato di trovare tra le pagine di questa raccolta-saggio autobiografico, un mondo, fatto principalmente di letture e solo in un secondo momento di numeri: il titolo appare fuorviante, perché è sì vero che ogni capitolo di questo breve testo è dedicato ad una figura di spicco della matema Leggi tutto
Citazioni
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