Sinossi
"Ti lascio dormire" è una lunghissima, commovente lettera d'amore: dal giorno della perdita del marito Nelo Risi, Edith Bruck gli scrive, per raccontare di nuovo a sé e a lui la storia della loro vita e lo smarrimento che la sua scomparsa le ha provocato, per continuare a sentirlo vicino nello scorrere dei giorni. In queste pagine, dense e struggenti, l'autrice ripercorre i piccoli e grandi aneddoti, i litigi, le poesie, riscoprendo - nelle pieghe del suo passato doloroso segnato da Auschwitz e dalla povertà - le ragioni che hanno fatto nascere un sentimento tanto grande, durato oltre sessant'anni. Nelle parole di Edith rivivono i gesti che lei e Nelo hanno compiuto assieme, le loro scelte e la loro identità: il rapporto con la fama e il denaro, la politica e l'impegno sociale di entrambi, i viaggi, la casa, il cinema, i libri, le relazioni con la famiglia e gli amici - Carlo Levi, Carlo Bo, Elio Vittorini tra gli altri. Attraverso il ritratto limpido di un marito e di una moglie che, benché radicalmente diversi, si sono scoperti indispensabili, prende forma un energico slancio verso la letteratura, uno slancio salvifico: Edith Bruck, scrittrice raffinata e acuta, si affida alla scrittura come resistenza alla perdita, cura e tensione al futuro, consegnando la storia di un amore alla sua eternità.
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- Pagine: 125
- Data di uscita: 03-10-2019
Recensioni
Una lunghissima lettera d’amore che Edith Bruck scrive al marito Nelo Risi, dopo due anni dalla sua morte. Edith ripercorre la loro storia, senza dimenticare i loro momenti difficili, come se stesse sgranando un Rosario, per alleviare il dolore della perdita. Perché con i lutti funziona sempre così: Leggi tutto
Edith Bruck e Nelo Risi hanno condiviso oltre sessant'anni di vita stretti in un abbraccio che neanche la morte di lui è riuscita a sciogliere. Il loro è un legame viscerale, uterino ("Forse la tua presenza è interiore, come un'eterna invisibile gravidanza di te") ma rispettoso delle differenze. La Leggi tutto
Ho iniziato a piangere a pagina 16: "Eri la mia stufetta e ora nelle notti invernali sfioro lo scaldino, e scambiandolo per il tuo corpo da ragazzo a voce alta ti chiedo di abbracciarmi. Quando la mattina mi sveglio, spesso alzandomi giro la testa verso il tuo posto e una frase tante volte ripetuta
“Ti lascio dormire” è una l lettera d’amore che Edith Bruck scrive al marito Nelo Risi dopo la sua morte. In queste pagine, l’autrice ripercorre i piccoli e grandi momenti del suo passato doloroso segnato da Auschwitz. Nelle sue parole rivivono i gesti che lei e Nilo anno vissuto assieme, le loro id Leggi tutto
Di un amore sincero, che non finisce e va oltre tutto: la morte, la malattia, le difficoltà.
Straziante, sincero, tutta la semplicità di Edith Bruck.
Una lunga lettera al marito Nelo Risi, scomparso a 95 anni nel 2015. Una sorta di flusso di coscienza con il quale l'autrice, oltre all'incondizionato amore verso un uomo cui riconosce la capacità dell'ascolto e il limite dell'incapacità di esternare il proprio amore se non nelle situazioni di distan Leggi tutto
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