

Sinossi
La storia di una ragazza borghese, una jeune fille rangée che vive con rabbia e al tempo stesso con astrazione la propria educazione alla vita. Sul filo dei ricordi Lalla Romano ricostruisce la Torino ovattata degli anni Venti con le sue atmosfere, i suoi luoghi, tracciando non il ritratto di un'epoca ma quello di un tempo della vita. L'educandato femminile, le amicizie, il primo amore, i tentativi di porre le basi per il futuro, le incertezze di una personalità ancora acerba sono narrate con distacco oggettivo, fino all'evidenza di una pungente ironia. In "Una giovinezza inventata" (1979) l'autrice ha saputo cogliere quanto c'è di intimo e unico nella giovinezza di ognuno e nello stesso tempo quanto di inconsapevolmente comune c'è nella giovinezza di tutti, tratteggiando, come ha affermato Geno Pampaloni, «il quadro di una infelicità, sottile ma irrimediabile, che la giovinezza consegna alla vita».
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 282
- Data di uscita: 18-09-2018
Recensioni
Una verità poetica "... i personaggi sono tutti veri (...). Ma insieme si può dire che tutto è 'inventato' , nel senso che questa è la mia verità poetica (...). Del resto la verità dell'artista non è verità storica, ma la verità delle mie impressioni, e queste impressioni nel mio libro sono assoluta Leggi tutto
"io stessa sono questa sera azzurra sulla mia vecchia città, i piccoli portici bui, la piazza nevosa - il mio cuore è un brulicare di povere larve nella torbida luce rossastra, nel freddo bianco deserto a specchio del cielo l'anima è una sostanza pallida e fredda, solcata di caldo sanguigno" Questo li Leggi tutto
La gioia di leggere un libro così coinvolgente da non aver la forza di abbandonarlo e lasciare che le parole di Lalla si spezzino. Incollata ad una sonora vivacità e ad una matura malinconia. La bellezza di sentirsi compresi da un’artista é una piacevole e commovente esperienza di silenziosa onestà. Leggi tutto
E’ un romanzo pubblicato nel 1979 quando la Romano aveva 73 anni ma ha tutta la vitalità della giovinezza. Il titolo è tratto dalla prima parte di un aforisma di Elias Canetti, "una giovinezza inventata, che diventa verità nella vecchiaia"; in effetti la giovinezza della Romano, messa a fuoco nella Leggi tutto
È un’atmosfera ovattata quella che avvolge Torino alla fine degli anni Venti del Novecento, sembra quasi possibile sentire la nebbia sulla pelle mentre si attraversano piazze e portici, mentre si rientra la sera tardi nell’educandato nel quale vive Lalla, insieme ad altre giovani che – come lei – in Leggi tutto
probabilmente ha ragione Natalia Ginsburg quando di questo libro scrive che c’è sempre – parafraso – «qualcosa di inconscio che sfugge». è vero, mi è sembrato talvolta che il coltello della scrittura abbia come temuto di sondare troppo a fondo, a rischio che si porti su qualcosa di troppo insopporta Leggi tutto
Malinconia della giovinezza. "Vivevo spesso come in un sogno; intendendo però il sogno come un'esperienza di lucidità, di trasparenza".
Di biografie autoreferenziali ne esistono, ma questa è roba forte. Per la serie: chi vuole capisca, chi si annoia ci saluti. L'autrice racconta la sua storia come fosse allo specchio, dimenticando il lettore che si danna per cogliere passaggi incomprensibili, o forse sentendosi tanto più intelligent Leggi tutto
Lalla Romano rievoca il periodo dell’università a Torino, dove giunse dalla provincia di Cuneo nei primi anni venti del secolo scorso. Il titolo come spiegato nella quarta di copertina si riferisce a un aforisma di Elias Canetti: Una giovinezza inventata che diventa verità in vecchiaia, che a distan Leggi tutto
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!