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“L’altra notte ha tremato Google Maps”: ricostruire Amatrice con le parole

Amatrice google maps

Giordano è seduto assieme a sua nonna mentre alla tv mandano le immagini di tre paesi distrutti. La didascalia recita: “In diretta da Amatrice”. Sua nonna non capisce cosa stia andando in onda, ma legge il nome del paese e comincia a ricordare il suo passato, le gite fatte con il nonno, i pranzi nelle trattorie. Ora chiede soltanto una cosa a suo nipote: di tornare per una volta, di essere riportata là per qualche ora. Non capisce che il paese non esiste più, che è per questo che la televisione ne parla da giorni. Ma come si porta qualcuno che non cammina più in un paese che non esiste?

L’altra notte ha tremato Google Maps è il modo che l’autrice Michela Monferrini ha deciso di utilizzare per ridare una forma – con la voce, con le parole – a tutto quello che a causa del terremoto del 24 agosto 2016 oggi non c’è più. Tre paesi distrutti, briciole, macerie.

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Non è vero che Amatrice non esiste più. Io ci sono stato oggi“. Inizia così il viaggio in poltrona di Giordano e sua nonna dentro Google Maps, dove tutto è ancora in piedi, dove i muri hanno tremato ma hanno retto, ci sono ancora le biciclette appoggiate alle case, le lenzuola stese, gli uomini seduti al bar. E le sembra che tutto ritorni, che si possa essere ancora felici, che non tutto è andato distrutto nel tempo.

I diritti d’autore del libro, edito da Rrose Sélavy e con la prefazione di Dacia Maraini, saranno devoluti all’associazione di genitori “Amatrice – L’alba dei piccoli passi”, che si occupa di attività culturali e ludiche per bambini ad Amatrice.

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