Una storia unica nel suo genere, direttamente dalle Montagne Rocciose del Colorado. Protagonista, la Rocky Mountain Land Library, un’ambiziosa biblioteca, fortemente voluta da due librai, Jeff Lee di 60 anni, e Ann Martin, di 53, che per oltre 20 anni hanno lavorato in un negozio di Denver, sognando, però, un luogo incantato dove si fondessero due elementi: la parola stampata e la natura incontaminata.
“È tutto reale – ha dichiarato recentemente Martin al New York Times -, non è qualcosa che riguarda solo mio marito e me, è un’iniziativa per tutta la regione, per tutto il Colorado”.
La biblioteca, che si trova a 10mila piedi sul livello del mare, ha un patrimonio di 32mila volumi, studi per gli artisti, dormitori, una sala da pranzo, un posto per gli accademici, ornitologi, escursionisti e altri studiosi che vogliano approfondire ed esplorare queste zone del Colorado.
Per poter realizzare la loro collezione di testi, i due ex librai, hanno investito una cifra pari a circa 250mila dollari: le pubblicazioni presenti sono incentrate sulle terre dell’Ovest (in cui si trovano le Montagne Rocciose, ndr), la loro storia, l’industria, gli scrittori e i popoli. Ci sono racconti di Norman Maclean, schizzi della fauna selvatica di William D. Berry, libri su apicoltura, libellule, cowboy e Navajo. La coppia ha progettato di raggruppare intorno al ranch i volumi in maniera tematica: miniere, ferrovie, commercio di pellicce, tribù native americane, storia naturale, astronomia…
La collocazione attuale del “biblio-ranch” è tale dal 2012, quando Ann e Jeff sono stati costretti ad abbandonare la loro casa in affitto, portandosi in viaggio i volumi che già avevano cominciato a collezionare: il ranch era il luogo ideale da cui lettori ed escursionisti avrebbero potuto esplorare South Park, una valle di montagna conosciuta per ospitare specie rare.
Jeff ha dichiarato: “Quando Ann e io abbiamo iniziato questo progetto, a metà degli anni ’90, non avremmo mai pensato che uno dei potenziali problemi potesse essere la ‘scomparsa’ del libro. Adesso è il momento di connettere le persone alla natura e, sarà ancora più importante in futuro”.
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