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Levi (presidente dell’Aie): “I tagli annunciati alla cultura ci preoccupano molto”

Ricardo Franco Levi

Come abbiamo raccontato, la legge di Bilancio di Lega e 5Stelle penalizza sia le sale cinematografiche sia le librerie (come pure le case editrici), visto il taglio alle agevolazioni introdotte dal precedente governo. Non solo: è previsto anche un taglio (limitato, di 20 milioni di euro) al Bonus Cultura per i 18enni.

E se, su Repubblica, Paolo Ambrosini, presidente dell’Associazione librai italiani, ha già manifestato sorpresa e delusione per la scelta (“Non ce l’aspettavamo, la riduzione del credito d’imposta è proprio un fulmine a ciel sereno, in questi mesi di prima interlocuzione con i referenti politici non ci sembrava di aver colto alcun segno di tagli per le librerie”), ora è il turno di Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori che, contattato da ilLibraio.it, commenta: “I tagli annunciati alla cultura ci preoccupano molto, ovviamente. Giudichiamo positivamente la sostanziale riconferma del Bonus per i 18enni, importante strumento di sostegno alla domanda di cultura dei giovani, e, per questo, ci auguriamo che l’importo ad esso destinato possa essere riconfermato”. Prosegue Levi: “Così pure ci auguriamo che, considerata l’importanza delle librerie indipendenti come presidio irrinunciabile per il nostro settore, l’ipotesi di riduzione delle agevolazioni sia fatta rientrare. Diminuirlo sarebbe un grande errore: le librerie rappresentano oggi uno dei luoghi primari di diffusione della cultura e della lettura. È necessario continuare ad assicurare un sostegno fiscale per salvaguardare la loro attività”.

 

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