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“This land”: la collana di Black Coffee dedicata al territorio americano al via con la naturalista Ellen Meloy

This land black coffee antropologia del turchese

Spiagge assolate, canyon rocciosi, panorami californiani, deserti e acque cristalline: al crocevia tra la saggistica e la letteratura di viaggio, Antropologia del turchese. Riflessioni su deserto, mare, pietra e cielo (Black Coffee, traduzione di Sara Reggiani) è il libro firmato dalla scrittrice naturalista americana Ellen Meloy, nata in California nel 1946, che riflette sul rapporto ancestrale che lega l’uomo alla natura, fonte di sostentamento, ma anche di inesauribile bellezza e colori straordinari, come quel turchese indescrivibile, non proprio azzurro e neanche del tutto verde, che intitola il libro.

Inno agli elementi della terra, del mare e del cielo, Antropologia del turchese è un viaggio solitario nel territorio americano, un viaggio che si sofferma sul deteriorarsi del rapporto che lega l’uomo alla natura, un legame sempre più distante e basato sullo sfruttamento delle risorse della terra, ma privato di qualsiasi comunione armonica con essa.

Il libro, che è valso a Ellen Meloy un posto da finalista al Premio Pulizer nel 2003, un anno prima della sua scomparsa, è il primo volume di This land, la nuova collana di Black Coffee dedicata all’esplorazione del territorio americano in tutta la sua eterogenea diversità.

I vasti spazi verdi, le distese di boschi imponenti e lo spettacolo della natura incontaminata hanno occupato un ruolo protagonista nelle origini della letteratura americana: This land riparte da qui, dall’importanza del territorio nella formazione dell’identità culturale e politica statunitense, chiedendosi cosa mantenga unita una terra così varia al suo interno, così diversa sia sul piano sociale sia sul piano geografico.

Ma esplorare un territorio significa anche, inevitabilmente, entrare in contatto con i suoi abitanti, il secondo volume della collana, la cui uscita è prevista per gennaio 2021, sarà Heartland. Al cuore della povertà nel Paese più ricco del mondo (Black Coffee, traduzione di Sara Reggiani) il debutto nella narrativa di Sarah Smarsh, giornalista per testate come il Guardian e il New York Times, che indaga i rapporti di classe nell’America moderna, tra la società rurale e quella borghese, attraverso una storia d’ispirazione autobiografica: quella della sua famiglia.

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