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Dubbi: si dice “schermirsi” o “schernirsi”? Il metodo per distinguerli

Un uomo seduto a una scrivania scrive su un foglio e riflette

GettyEditorial 01-06-2021

Avete presente la reazione di quei personaggi dei romanzi che, appena diventano oggetto di una battuta pungente, hanno l’istinto di… schermirsi? Schernirsi? E che dire, invece, di certi antagonisti che non perdono occasione per beffeggiare i nostri eroi e per… schermirli? Schernirli?

Se anche a voi capita una certa confusione d’uso fra questi due verbi, sappiate che siete in buona compagnia e che non sono rari i casi in cui si inverte il primo con il secondo, complice il fatto che la loro forma così simile può fare inciampare anche solo la lingua tra una consonante nasale e l’altra.

In questa breve guida vi proponiamo un metodo semplice e funzionale per distinguerli, così da non commettere più questo errore, di fatto molto diffuso, e osservare con più chiarezza i dettagli non da poco che distinguono i due verbi in questione.

Partiamo da “schermirsi“, forma riflessiva del verbo “schermire”, che viene dalla radice germanica *skirmjan, traducibile con “proteggere“. Per ricordarlo facilmente, possiamo pensare al sostantivo “schermo“, che ha la stessa radice e la cui funzione è proprio quella di tutelare qualcuno da un pericolo, di salvaguardarlo.

Diversa è, invece, l’etimologia di “schernirsi“, forma riflessiva stavolta di “schernire”: la sua origine risale al XIII secolo e più precisamente al longobardo *skirnjan, che in italiano equivarrebbe a “burlare“. Se ci riflettiamo, in effetti, un altro termine che gli assomiglia è proprio “scherno“, sinonimo di “canzonatura“, “derisione“.

Di conseguenza, quando Sherlock Holmes tenta di prendere in giro il suo braccio destro, il dottor Watson, possiamo affermare che lo stia schernendo bonariamente, puntando sulla sua ingenuità o sul suo modo diverso di applicare la logica alle indagini delle quali i due si occupano insieme.

Se, al contrario, vogliamo descrivere l’azione di Watson che prova a controbattere al famoso investigatore privato, difendendosi istintivamente per riaffermare la sua capacità di analizzare gli eventi e di mettere in pratica un certo spirito di osservazione, il verbo da usare sarà proprio il suo opposto, ovvero “schermirsi“.

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