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Un ponte tra Italia e Cina: “Aspirin”, la libreria-bistrot multiculturale di Milano

A Milano, tra viale Stelvio e piazza Spotorno, proprio vicino al cuore del famoso quartiere cinese della città (molto cambiato negli ultimi anni), ha aperto Aspirin, un luogo che il gestore, Patty Wang, ha definito in un’intervista al Corriere Milano “uno dei primi tentativi di fondere cultura italiana e cinese con una libreria-bistrot dove arrivano residenti della zona, studenti o semplici curiosi”.

Aspirin è un lifestyle bookstore aperto dalle 9.30 fino alle 22, dove chi arriva può lavorare, leggere, trascorrere il proprio tempo da solo o in compagnia, assaggiando la selezione di tè orientali messa disposizione dalla caffetteria. Ma non solo, perché Aspirin non è soltanto uno spazio di co-working o un bar, ma un polo di riferimento per diverse attività: si organizzano mostre, concerti con musica dal vivo, presentazioni e corsi, dal bricolage al découpage, dal cucito alle lezioni di disegno e di calligrafia cinese.

Inoltre, “per gli italiani che vogliono imparare il cinese o viceversa“, ha raccontato Patty sempre durante l’intervista, “stiamo già mettendo in contatto delle persone che si scambiano lezioni alla pari e ora abbiamo aggiunto anche lezioni d’inglese-cinese con la stessa formula”.

L’area si estende su 400 metri quadrati e comprende il bar (servizio pranzo e brunch, fino al tea time e all’aperitivo a base di specialità italiane e cinesi), l’open space e un lungo corridoio a soppalco che ospita riviste, libri d’arte e design con novità italiane, cinesi e inglesi.

Per quanto riguarda la scelta del nome, Patty ha spiegato: “Abbiamo scelto questo nome perché l’aspirina è un rimedio universalmente conosciuto e la nostra idea è proporre medicine per lo spirito come arte e letture; e allo stesso tempo ci piaceva l’idea di un design minimalista, con spazi ariosi dove creare ‘isole’ per i libri, per gli spazi riunione o per le nostre attività culturali”.

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