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La storia di Therese, la libreria indipendente della Vanchiglietta di Torino

Da giugno 2007 a Torino, in un quartiere dal passato operaio, sorge Therese, libreria indipendente gestita da Davide Ferraris e Sara Lanfranco. Lui libraio da sempre, da quando cercava un lavoro da affiancare all’università e alla sua passione per i libri; lei libraia da un bel po’, da quanto ha lasciato il festival letterario per cui lavorava, trovando nella Therese il modo per fare del suo amore per le storie – raccontate, lette, disegnate – il suo lavoro.

La libreria sorge in Vanchiglietta, dove non c’erano altri negozi di libri: “Il quartiere era in trasformazione già nel 2007: cominciavano i lavori per il campus universitario e quelli per la costruzione delle ciclovie cittadine lungo i fiumi”, spiega Sara a ilLibraio.it. L’ambiente, piccolo e stipato di libri, ha una specializzazione nell’editoria indipendente, con una netta preponderanza di titoli di narrativa, per adulti e per ragazzi: “Negli ultimi anni abbiamo notato una sensibile diminuzione dell’età media tra i clienti, cosa che ci fa ben sperare per il futuro”. La libreria Therese deve il nome a un personaggio di Elias Canetti, che nel romanzo Auto da fé racconta – anche – di Therese Krummholtz, una governante che provava un certo astio per i libri del padrone di casa, costretta com’era a pulirli con i guanti: un personaggio, insomma, non ancora salvato dalla letteratura.

La libreria propone diverse attività per la sua clientela, che è piuttosto variegata e interessata alla proposta di titoli: negli ultimi anni c’è stata una concentrazione di autori stranieri, ma anche produzioni originali. E gli incontri non seguono la linea canonica del domanda e risposta con l’autore: “Preferiamo dare spazio a progetti che vanno al di là del singolo titolo: ci piace mettere gli autori più nella condizione di dover fare qualcosa, di dire, piuttosto che di rispondere a domande che, in ogni caso, gli avranno già posto molte volte”. Nell’ultimo anno, la libreria ha ospitato autori come Donatella di Pietrantonio, Jonathan Lee, Paolo Cognetti, Fabio Geda, Tom Drury.

E il quartiere è molto coinvolto, la libreria vede – fortunatamente – un continuo viavai di clienti. L’obiettivo rimane uno e chiaro: coinvolgere i lettori più giovani; per fare questo, un accenno alla festa di Halloween organizzata, da anni, per i più piccini: la libreria si riempie di streghette, fantasmi, zombie e quant’altro; e per i un po’ meno giovani ci sono le Indie Night(s), serate-punto d’incontro tra autori, editori e lettori “per parlare di libri con chi li ama, li legge, li fa”: nelle sedi del Circolo dei Lettori e alla Scuola Holden, infatti, si sono tenuti incontri su Alda Merini,Gabriel García Márquez e molti altri.

Il prossimo? La casa editrice Black Coffee presenta la raccolta di racconti L’ospite d’onore di Joy Williams, una delle voci più importanti della scrittura breve in America: a condurre la serata sarà Marta Ciccolari Micaldi, che avrà come ospite d’onore Giusi Marchetta. Dove? Ma alla libreria Therese, ovvio.

Fotografie di Maria Cristina Traversi.

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