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“Le sette dinastie”: nel nuovo libro Strukul racconta il Rinascimento italiano tra complotti e lotte per il potere

Le sette dinastie

Il Rinascimento italiano, le lotte per il potere, sette dinastie: Borgia, Colonna, Visconti, Condulmer, Medici, Estensi, Aragonesi. È l’ambientazione del nuovo romanzo di Matteo Strukul (nella foto di Marco Bergamaschi, ndr), padovano classe 1973, che torna in libreria con Le sette dinastie (Newton Compton), dopo aver vinto il Premio Bancarella 2017 con il bestseller I Medici (protagonista anche in versione fiction tv).


Le sette dinastie ha tre punti fissi: sette famiglie, sette sovrani e sette città. Nell’Italia del 15esimo secolo, il Paese è dilaniato da guerre, intrighi e tradimenti. È una terra governata da signori a volte lungimiranti, ma molto più spesso assetati di potere.

A Milano, Filippo Maria, l’ultimo dei Visconti, cerca di garantire la propria discendenza, non avendo avuto nessun figlio maschio, dando in sposa la figlia – fin troppo giovane – a Francesco Sforza. Allo stesso tempo, Visconti trama contro Venezia, cercando di corrompere il capitano genere, il conte di Carmagnola.

Ma i Condulmer smascherano il complotto e riescono a imporre proprio un veneziano come papa, Eugenio IV. Nonostante questo, ecco che il duca milanese trova alleati anche a Roma: rappresentanti della famiglia Colonna, ostili al nuovo padre della chiesa cristiana, sono decisi a cacciarlo dalla città. Solo l’aiuto dei Medici riesce a scongiurare la morte del pontefice, che riesce a salvarsi con un esilio forzato a Firenze. Nel sud Italia invece, la guerra più cruenta tra angioini e aragonesi impervia, portando sempre di più il destino della penisola nell’incertezza…

Strukul prima de Le sette dinastie è stato pubblicato in trenta Paesi con la saga sulla dinastia fiorentina, composta da Una dinastia al potere, Un uomo al potere, Una regina al potere e Decadenza di una famiglia. Tra gli altri suoi romanzi, Giacomo Casanova (Mondadori, 2018) e Inquisizione Michelangelo (Newton Compton, 2018).

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