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“Primo venne Caino”: il nuovo romanzo noir di Mariano Sabatini si muove nei meandri di Roma

periferia roma

Stampa e televisione lo hanno ribattezzato “il Tatuatore”, perché esporta alle sue vittime lembi tatuati di pelle. Per colpa di questo nuovo serial killer, il giornalista Leo Malinverno, in vacanza con la sua ragazza Eimì, viene richiamato a Roma, durante un’estate torrida, per seguire la vicenda.

Mentre i carabinieri indagano e il sangue scorre, anche Leo apre una sua parallela investigazione e, tra dubbi sentimentali, discussioni in redazione e difficili rapporti familiari, cerca di far luce sulla vicenda macabra e pericolosa, che sta per prendere una piega inaspettata. Riuscirà a risolvere il caso?

Giornalista a sua volta, e scrittore, Mariano Sabatini ambienta il suo nuovo romanzo noir Primo venne Caino (Salani) nella stessa Roma che faceva da palcoscenico a L’inganno dell’ippocastano (Salani): una città di segreti e misteri da svelare, tentacolare e oscura nelle trame che custodisce al suo interno; solo Malinverno, ironico e scaltro, noto per le sue inchieste “scomode”, ci si muove con abilità.

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