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“Sarah”, reportage d’autore sul delitto di Avetrana

ragazza di spalle triste tristezza

Il 26 agosto del 2010 scompare ad Avetrana, in Puglia, una giovane ragazza. Si chiama Sarah Scazzi, e le indagini sulla sua sparizione in un primo momento, e le ricerca del colpevole del suo omicidio in seguito, per mesi diventano protagoniste di telegiornali e talk show. L’omicidio di Sarah Scazzi diventa un processo mediatico, che vede protagoniste, tra gli altri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri, le zie e la cugina dell’adolescente uccisa, oltre a Michele Misseri, lo zio.

Raccontano questo caso giudiziario e la sua spettacolarizzazione Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni in Sarah. La ragazza di Avetrana (Fandango).

Sulla scia di romanzi reportage come A sangue freddo di Truman Capote (Garzanti, traduzione di Alberto Rollo) e L’avversario di Emmanuel Carrère (Adelphi, traduzione di Eliana Vicari Fabris), in Sarah sono presenti la ricostruzione di ciò che è accaduto e di ciò che non è stato raccontato, insieme a riflessioni sulla spettacolarizzazione di questo crimine, sulle conseguenze delle proprie azioni e su quanto si è disposti a sacrificare per coloro che si amano.

I due autori, che insieme hanno già firmato Nella Setta (Fandango), libro che ha suggerito due proposte di legge e che ha vinto il Premio Mattarella Giornalismo e il Premio Europeo Giornalismo Investigativo, si sono occupati già in passato di inchieste giornalistiche.

Flavia Piccinni, che ha pubblicato tre romanzi e un reportage sulla ’ndrangheta, scrive per diversi giornali ed è autrice di documentari. Con l’inchiesta Bellissime (Fandango, 2017) ha ottenuto il Premio Croce. Coordinatrice editoriale della casa editrice Atlantide, è parte della redazione di Nuovi ArgomentiCarmine Gazzanni lavora a Rai1 e scrive per La Notizia, Panorama, Donna Moderna. Ha collaborato in passto anche con Presa Diretta (Rai3), L’Espresso, Left e Narcomafie e ha vinto il Premio Pietro di Donato. Dalle sue inchieste sono nate diverse interrogazioni parlamentari.

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