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La straordinaria vita degli uccelli raccontata in un libro sorprendente

uccelli acquila

Volare. La straordinaria vita degli uccelli (Codice edizioni) di Noah Strycker, ornitologo, giornalista e scrittore americano, nasce da due anni passati a viaggiare per osservare oltre duemila specie di uccelli. Gli albatri si innamorano, i colibrì tornano in vita all’alba, le nocciolaie hanno una memoria incredibile: ogni capitolo è un racconto su una abilità e l’uccello che la dimostra.

Noah Strycker, naturalista e fotografo, escursionista instancabile e scrittore scientifico, ha viaggiato per due anni attraverso decine di paesi e osservato oltre 2500 specie di uccelli. Da questa esperienza è nato Volare. La straordinaria vita degli uccelli, un libro in cui la passione dell’ornitologo si unisce a una capacità narrativa fuori dal comune. Ogni capitolo racconta le stupefacenti qualità intellettive degli uccelli.

Una gazza al Centre Compans Caffarelli di Tolosa

La gazza sa riconoscere la propria immagine riflessa in uno specchio. I piccioni viaggiatori possiedono uno straordinario senso dell’orientamento, una bussola interna di una perfezione che ha dell’incredibile. Gli albatri, che Strycker dopo averli studiati definisce “animali spirituali”, si innamorano, impiegano anni a scegliere il partner, ma poi sono capaci di gesti di grandissima tenerezza verso il compagno scelto.

Una nocciolaia nel parco naturale di Tatra in Polonia

Le nocciolaie sono in grado di memorizzare centinaia di luoghi in cui hanno immagazzinato cibo. Il colibrì per risparmiare energia ha imparato a “spegnersi” di notte raggiungendo uno stato di torpore, che lo porta vicino alla morte termica: giusto prima dell’alba il cervello invia al corpo un segnale che gli permette di tornare in vita.

Un colibrì dello Zoo di san Diego

Volare è un poetico inno d’amore alla straordinaria ricchezza della natura. Noah Strycker scrive per condividere la propria passione e meraviglia di fronte agli uccelli e alle loro incredibili capacità, con tutti coloro che, esperti ornitologi o meno, li guardano affascinati e un po’ invidiosi mentre si librano nell’aria.

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