Recentemente Repubblica ha dedicato uno speciale al successo dei club del libro che si stanno diffondendo in tutta Italia, da Nord a Sud, nelle biblioteche, nelle librerie, nelle case e in molti altri spazi sociali (senza dimenticare i club del libro in rete e sui social). Ora, come racconta il Guardian, arriva dal Regno Unito una ricerca secondo cui libri e bookclub possono addirittura contribuire ad allungare la nostra vita.
Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista specialistica BMJ Open, le persone possono vivere una vita più sana e più lunga se, una volta ritiratesi in pensione, mantengono legami sociali. Il club del libro, tra gli altri, in cui con cadenza regolare si incontrano amici e altri lettori e ci si scambiano idee su romanzi e saggi, ridurrebbe addirittura in modo significativo il rischio di morte nei primi sei anni dopo la pensione.
I bookclub, sempre secondo la ricerca, rientrano infatti tra i “gruppi sociali”, ovvero insiemi di cui la persona si sente membro o che lei o lui percepisce come parte importante della propria identità. Non ci sono solo i club del libro, ovviamente: altri esempi possono essere la famiglia, gli amici, le comunità (ad esempio il gruppo della chiesa), i gruppi sportivi e i gruppi professionali.