C’è una domanda che mette in difficoltà ogni lettore: qual è il tuo libro preferito?
Passiamo in rassegna velocemente gli ultimi titoli che abbiamo letto, alla ricerca di quello che possa meritare il primo posto nella nostra lista personale. Del resto è una frase che ripetiamo spesso: “questo è il mio libro preferito“, lasciandoci trasportare dall’entusiasmo di aver appena terminato un testo che ci è piaciuto particolarmente.
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Ma come facciamo a riconoscere quello che preferiamo? Certo, quel romanzo storico ci ha lasciato senza parole, quella raccolta di racconti era straordinaria, per non parlare di quel saggio che, come continuiamo a dire a tutti, ci ha cambiato la vita.
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Poi ci fermiamo a riflettere: in realtà un libro diverso da tutti gli altri c’è. È quello che, quasi senza rendercene conto, ci troviamo a rileggere, almeno una volta l’anno. Alcuni lo rileggono durante lo stesso periodo, per esempio a Natale o al compleanno; altri invece a seconda dell’umore e dello stato d’animo.
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In ogni caso, tutte le volte che lo riprendiamo tra le mani, non ci stanca mai. Perché conoscere la trama ci infonde sicurezza, ritrovare i personaggi che abbiamo amato è come rivedere un caro amico dopo tanto tempo. E soprattutto, nonostante ormai lo conosciamo a memoria, sembra che abbia sempre qualcosa di nuovo da dirci.