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I registi e gli scrittori raccontano con delicatezza i genitori sordomuti

E’ da poco arrivato nei cinema italiani il film La famiglia Belier, caso cinematografico in Francia (con oltre 7 milioni di spettatori), diretto da Eric Lartigau; la commedia racconta con ironia e delicatezza il sordomutismo: tutti i componenti della famiglia Belier, infatti, sono sordomuti; tranne Paula, la primogenita di 16 anni, fondamentale interprete per i genitori e per il fratello minore, e indispensabil per il funzionamento della loro fattoria; spinta dal suo insegnante di musica decide di tentare le selezioni per una famosa scuola di canto parigina, che potrebbe portarla a lasciare la sua famiglia e a diventare adulta…

Mentre La famiglia Belier cresce al botteghino, presto sarà in libreria per Corbaccio l’esordio della scrittrice francese Véronique PoulainUn diverso sentire. Il racconto della sua infanzia, cresciuta con due genitori sordomuti, è un viaggio fra due culture, due lingue e due modi di rapportarsi al mondo: “Con questo libro Véronique rompe il silenzio in cui è cresciuta. E chiede anche a tutti noi di combattere la sordità di chi non vuole comprendere le sofferenze degli altri. Grazie a lei, questa volta, forse abbiamo capito”, ha scritto Paris Match; mentre L’Express parla di “un racconto divertente, talora graffiante ma anche profondamente rispettoso,verso due genitori che, incapaci di esprimere i loro sentimenti a parole, riescono più di altri a comunicare il loro amore”.

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