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Consigli di lettura per mettere insieme una piccola libreria a tema Yoga

In palestra, in una “Shala”, davanti a Youtube o direttamente in ufficio: lo Yoga è ovunque. La curiosità verso questa disciplina antichissima cresce insieme al bisogno di ricavare un momento da passare con se stessi. I libri che seguono sono un viatico per chi desidera imparare qualcosa di questa pratica partendo dalla teoria.

La lista – che non ha la pretesa di essere esaustiva – è eterogenea e ampia quanto lo Yoga, e propone una selezione di titoli affidabili per orientarsi in questo mondo. Include testi della tradizione, opere di maestri contemporanei, manuali pratici, saggi e persino libri che, pur non trattando nello specifico di Yoga, sono decisamente imperdibili per ogni praticante.

Edizioni di testi antichi

Sarvepalli Radhakrishnan (cur.), Bhagavad Gita (Ubaldini Edizioni, Roma 1964)

B.K.S. Iyengar (cur.), Commento agli Yoga Sutra di Patanjali (Mediterranee Edizioni, Roma 2010)

Sadhguru, La gioia è alla portata di tutti – La via dello Yoga (Corbaccio, Milano)

Maestri contemporanei

B.K.S. Iyengar, L’albero dello Yoga (Ubaldini Edizioni, 1989)

T.K.V. Desikachar, Il cuore dello Yoga (Ubaldini Edizioni, 1997)

Manuali pratici

Satyananda Paramahansa, Asana, Pranayama, Mudra, Bandha (Satyananda Ashram Italia, Torino 1988)

Gabriella Cella, Il grande libro dello Yoga (Rizzoli, Milano 2009)

Saggi

Mircea Eliade, Lo Yoga. Immortalità e libertà (Sansoni, Firenze 1982)

Mircea Eliade, Tecniche dello yoga (Bollati Boringhieri, Torino)

Anodea Judith, Il libro dei Chakra (Neri Pozza, Vicenza, 2002)

Varie

Thich Nhat Hanh, Il miracolo della presenza mentale (Ubaldini Edizioni, Roma, 1992)

Donna Farhi e D. PetechLo yoga nella vita (Corbaccio, Milano)

Chandra Livia Candiani, Il silenzio è cosa viva (Einaudi, Torino, 2018)

L’AUTRICE – Celeste Valenti è insegnante di Yoga a Milano. È approdata alla pratica e alla condivisione di questa disciplina dopo un lungo percorso nell’ambito delle “scienze umane”: in Università ha conseguito una laurea e un dottorato in Lettere Antiche, fuori dalle biblioteche ha approfondito la danza, la musica e il canto. Lo Yoga rappresenta per lei lo spazio ideale in cui portare avanti la sua ricerca servendosi di strumenti conoscitivi vari: il corpo, il respiro, il movimento, la presenza mentale.

Celeste Valenti – foto di Mirta Kokalj

La sua formazione  è avvenuta tra Milano e l’India, a contatto con molti insegnanti da cui continua a trarre ispirazione liberamente, senza identificarsi del tutto in una tradizione o in un lignaggio specifico – tra questi, in particolare, Barbara Zerbini, Ramesh Kumar, Dharma Mittra, Maurizio Morelli. Il suo percorso, attualmente, è soprattutto orientato allo studio dell’Ayurveda e all’approfondimento della dimensione simbolica dello Yoga, nell’accezione definita in particolare da Gabriella Cella. Sogna di continuare a seguire il flusso della sua ricerca e di trovare canali sempre nuovi per condividerla con gli altri.
Sul suo sito maggiori informazioni.

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