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Storie di sfigati che hanno spaccato il mondo

giacomo leopardi

Dopo il primo libro, Grandi classici riveduti e scorretti, la pagina Facebook Se i social network fossero sempre esistiti, che conta quasi 1 milione e e mezzo di fan e una media di 10mila like a post), presenta l’uscita del nuovo libro, Storie di sfigati che hanno spaccato il mondo, sempre proposto da Longanesi.

L’idea di base di Francesco Dominelli e Alessandro Locatelli, creatori nel 2014 del profilo social, è quello di trasportare le grandi personalità del passato nel presente, facendole confrontare con temi e problemi attuali e portandoli a risultati esilaranti. Dopo le prime due settimane di attività la pagina Facebook era già seguita da oltre mezzo milione di fan.

Nel loro ritorno in libreria, raccontano con ironia politicamente scorretta venti storie di disagio, facendo luce sulle biografie di personaggi che hanno spaccato il mondo nonostante il mondo si sia accanito su di loro come gli invitati sul buffet di un matrimonio. La loro top 4 degli “sfigati” è formata da personaggi del calibro di Giacomo “Mainagioia” Leopardi, il poeta marchigiano con più malattie di un’intera stagione di Dr. House, che si trastulla con il passero solitario al fresco della Siepe componendo poesie di rara bellezza; Marilyn Monroe, la ragazzina sventurata che replica la favola di Cenerentola passando da sguattera a diva di Hollywood attraverso un mix letale di eros, tinte per capelli e barbiturici; Frida Kahlo, la pittrice messicana che inaugura la selfie-mania ritraendosi in 55 autoritratti, uno per ogni volta che il marito le mise le corna; e Charles Bukowski, l’alcolizzato che diventa un autore di successo condividendo con i lettori i particolari della sua vita sessuale, intestinale ed epatica.

In questo elenco di celebrità, si seguirà Frida Kahlo attraverso gli “incidenti” della vita, scoprendo che a volte un bel bicchiere di tequila è il rimedio miracoloso a ogni male. Si scenderà negli abissi tormentati di Poe, il poeta dell’orrore che preferiva una gita al cimitero alla compagnia dei suoi simili ancora in vita. E quando si andrà a passeggio con Van Gogh la noia verrà messa da parte: qualche gita in manicomio e più di qualche malattia venerea.

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