Citazione da "Passaggi segreti" di James Rollins

«Chiuse gli occhi, si fece forza e riascoltò l’SOS. Prima le urla, quindi una scarica di parole: Stanno tornando... aiutateci aiutateci aiutateci... Infine gli spari – frenetici, intermittenti, incontrollati – che riecheggiavano, intervallati da altre urla. E poi il silenzio. Tuttavia ciò che gli faceva davvero accapponare la pelle non era quella totale assenza di suoni, ma la voce che si udiva qualche istante dopo: La ragazza è nostra… »

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