Sinossi
Davanti alle sorprese del destino e agli scherzi della fortuna si può reagire e combattere, sentendosi ebbri e frastornati come una vespa in un bicchiere di vino. Oppure ci si può arrendere, lasciando che la vita faccia il suo corso, scegliendo, magari in modo avventato, di essere pronti a tutto. C'è un termine russo che descrive questo abbandono, "pofigismo": esprime una rassegnazione disperata ma assieme gioiosa di fronte agli avvenimenti imprevedibili che scaturiscono dall'assurdità del mondo. E con questo sentimento che i protagonisti dei racconti di Sylvain Tesson si mettono in cammino. Sono marinai, amanti, guerrieri, artisti, viaggiatori, borghesi, vivono a Parigi, Zermatt o Riga, in Afghanistan, nella Jacuzia, nel Sahara. E in uno di quei giorni in cui tutto cambia, quando la vita decide di fare di testa propria, hanno scelto di accogliere e sfidare il fato. Ma forse avrebbero fatto meglio a guardare da un'altra parte. In "L'eremita" un ingegnere francese su una piattaforma petrolifera si appassiona alla storia del Beato Costantino, che seguendo l'esempio di un famoso eremita aveva vissuto in solitudine e nella fede. "L'esilio" racconta l'emigrazione di Idriss, un giovane nigeriano che cerca di raggiungere l'Europa. Assieme alla famiglia ha messo da parte 5.000 dollari per pagare Yussef, che gli ha promesso di portarlo in Francia, il paese della felicità, o forse del rimpianto del passato.
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- Pagine: 190
- Data di uscita: 04-06-2015
Recensioni
I momenti belli sono come l’energia: non possono essere immagazzinati Chi è Sylvain Tesson? La rete è abbastanza parca su di lui, un paio d’informazioni però lo inquadrano: Scrittore, giornalista e grande viaggiatore Sylvain Tesson è nato nel 1972. Dopo un giro del mondo in bicicletta si appassiona al Leggi tutto
Quel bonbon ! Quel délice ! Ca, c’est de la véritable littérature française comme je la chéris. Et ça commence fort avec la première nouvelle « Les amants » qui annonce très vite la couleur : « Pour elle, la phrase parfaite s’apparentait à un flacon de Murano explosé d’un coup de knout dans les rafa Leggi tutto
Plutôt beaucoup aimé ce recueil de nouvelles, lu de façon un peu sporadique, une nouvelle par-ci, une nouvelle par-là... Parfait quand on a pas le temps de se plonger dans un roman ! On retrouve l'intérêt de Tesson pour la Russie (ou devrais-je plutôt dire les Russes ?), ses réflexions parfois acerbe Leggi tutto
Un recueil de nouvelles délicieux ! Un voyage léger , qui a des airs de kundera
Recueil de nouvelles (fictives !) de Tesson, une première pour moi. Beaucoup aimé ! C'est plus humble que d'habitude. Et Dieu, ça fait voyager : Russie (bien sûr), Paris, mais aussi Viennes, Afghanistan, Chine, Nigéria... Je ne suis pas fan des aphorismes de Tesson mais il est doué dans cette forme Leggi tutto
Recueil de nouvelles variées mais toutes bien écrites. Chaque chapitre permet de se dépayser et de découvrir un nouvel imaginaire. C'est très chouette. Tesson est un peu sexiste, raciste et russophile comme d'habitude. Mais bon, c'est Tesson.
Lani sem odložila knjigo na polico "neprebrano". Včeraj pa sem v šusu prebrala polovico. Dobre kratke zgodbe!
Citazioni
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