Al di qua del fiume
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Sinossi
«Un mondo prende vita in queste pagine. È bellissimo camminare accanto ai protagonisti: gioire con loro, soffrire con loro, sperare con loro. È questo il segreto di un grande romanzo.»
Stefania Auci
È solo un triangolo di terra delimitato dal fiume Adda, lo si può abbracciare con uno sguardo. Ma, nel 1877, agli occhi di Cristoforo Crespi rappresenta il futuro. Lui, figlio di un tengitt, di un tintore, lì farà sorgere un cotonificio all’avanguardia e, soprattutto, un villaggio per gli operai come mai si è visto in Italia, con la sua chiesa, la sua scuola, case accoglienti con giardino. Si giocherà tutto quello che ha, Cristoforo, per realizzare quel sogno. I soldi, la reputazione e anche il rapporto col fratello Benigno, ammaliato dalle sirene della nobiltà di Milano e dal prestigio di possedere un giornale. Per Cristoforo, invece, ciò che conta è produrre qualcosa di concreto e cambiare in meglio la vita dei suoi operai.
E la vita della giovane Emilia cambia il giorno in cui si trasferisce nel nuovo villaggio. Figlia di uno dei più fedeli operai dei Crespi, e con una madre tormentata da cupe premonizioni del futuro, Emilia è spettatrice della creazione di un mondo autosufficiente al di qua del fiume, e la sua esistenza, nel corso degli anni, si legherà ineluttabilmente a quella degli altri abitanti di Crespi d’Adda. Come la famiglia Malberti, l’anima nera del villaggio, o gli Agazzi, idealisti e ribelli. Con loro, Emilia vive i piccoli e grandi stravolgimenti di quel microcosmo e affronta le tempeste della Storia: i moti per il pane del 1898, la prima guerra mondiale, le sollevazioni operaie… Tuttavia il destino farà incrociare la sua strada anche con quella di Silvio Crespi, erede dell’azienda e della visione del padre Cristoforo. Nonostante l’abisso sociale che li divide, tra i due s’instaura un rapporto speciale che resisterà nel tempo, e sarà Emilia il sostegno di Silvio nel momento in cui i Crespi - forse diventati troppo ricchi, troppo orgogliosi, troppo arroganti - rischieranno di perdere tutto. Fino all’avvento del fascismo, quando il villaggio Crespi, come il resto del Paese, non sarà più lo stesso.
- ISBN: 884293528X
- Casa Editrice: Nord
- Pagine: 496
- Data di uscita: 23-08-2022
Recensioni
Al di qua del fiume- A. Selmi 1877 Crespi d'Adda. "Quando questi uomini non ci saranno più, quando anche Cristoforo sarà morto, e così pure i suoi discendenti e i discendenti dei discendenti, il villaggio ci sarà ancora. E sarà lì per sempre, in quel triangolo di ottantacinque ettari incuneato tra il Leggi tutto
E pensare che stavo quasi per perdermelo, perche' non amo molto leggere in italiano e meno che mai di autori italiani (una grave mancanza da parte mia, lo ammetto) e così quando il gruppo di lettura della mia cittadina l'ha scelto come "libro delle vacanze" confesso che avevo pensato di addurre una Leggi tutto
C’è un solo tipo di libri per cui piango: le saghe familiari italiane ambientate nel Novecento. Potrebbe sembrare un “genere” molto specifico, invece ultimamente spuntano come funghi: la storia del nostro Paese — lo dice anche Stefania Auci nel suo commento a questo libro — è una fonte inesauribile Leggi tutto
Un altro tassello d'Italia raccontato in modo leggero e avvincente attraverso la storia di una famiglia, i Crespi, che hanno segnato il Novecento italiano. Tra l'altro, a questo punto una gita a Crespi d'Adda è doverosa.
Uno stile scorrevole che però mi ha lasciata un po' fredda. Forse volendo percorrere la strada già imboccata da Stefania Auci con I leoni di Sicilia , l'autrice decide di narrare la storia in prima persona, ma in questo modo il romanzo diventa una mera cronaca dei fatti, senza un grande approfondimen Leggi tutto
Le saghe familiari hanno un potere su di me che ancora non comprendo, quando ne inizio una è come fosse un bel viaggio assicurato. Infondo il viaggio è la metafora della vita per eccellenza no? Le leggo sempre volentieri, carica di aspettative. Le sento intime, le sento mie come ne fossi partecipe, Leggi tutto
Storia del villaggio di Crespi d'Adda raccontato attraverso gli occhi delle persone e famiglie che lo hanno vissuto dalla posa del primo mattone fino al suo declino Ricorda I leoni di Sicilia di Stefania Auci ma in versione bergamasca Consigliato!
Essendo stata di recente in visita al Villaggio Crespi, aver trovato un romanzo storico di riferimento per puro caso in libreria mi sembrava un segno del destino. Purtroppo, dopo un inizio molto buono (anche se con i suoi momenti soap-poperistici: la storia tra il signorino ricco e la cameriera pover Leggi tutto
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